Confucio nacque a Tsou, una delle tante borgate che costituivano l’antico Stato di Lu (nell’odierna provincia dello Shandong), e fu rampollo di una decadente famiglia aristocratica che per generazioni aveva partecipato attivamente alla vita politica e sociale del paese. Il caotico contesto storico in cui si ritrovò a vivere, caratterizzato dall’esausto e vacillante mandato della dinastia Zhou ormai costretta a subire gli assalti dei regni limitrofi, e la repentina morte del padre, straziarono economicamente la potente famiglia al punto che il giovane Confucio imparò ben presto a conoscere la sofferenza e l’asprezza di una vita dedita al sacrifico ed al lavoro. Ma la vocazione è più forte di ogni altra contingenza storica e Confucio, dopo molti anni di peregrinazioni e studio assiduo di testi sacri che rimandavano ad un passato costellato di divinità ed eroi tradizionali, riuscì nel suo intento di fondare una scuola ove venivano impartiti i suoi insegnamenti sotto forma di massime ed aforismi, rifuggendo la classica concettualizzazione teorica del sapere tipicamente occidentale che costringe il pensiero in formule stilizzate e cristallizzate.

Un sapere veicolato analogicamente, e cioè attraverso una giustapposizione di immagini e massime in grado di condensare l’intero sapere del glorioso passato cinese, i mores di un popolo che dovevano essere contrapposti all’imminente crisi storico-sociale; non che negasse la presenza del soprannaturale, ma le condizione storiche spinsero Confucio ad avere una prospettiva filosofica antropocentrica, focalizzando tutta la sua premura sull’uomo e sulla sua crescita spirituale. Lealtà (Zhong), Virtù (Junzi) e Conoscenza (Xue) sono le coordinate essenziali che devono guidare il pensiero nella scoperta della propria interiorità e nel controllo dei propri impulsi egoistici (Keji), approdando definitivamente alla Benevolenza (Ren), la condizione umana per eccellenza, in cui l’individuo si riconosce in quanto ente parziale interconnesso con il Tutto, come immerso nell’universale tessuto dell’Essere, così che l’unico modo per farsi del bene sia farlo agli altri.

La lanterna dell’esperienza non illumina che chi la porta.

In un paese ben governato, la povertà è qualcosa di cui vergognarsi. In un paese mal governato, la ricchezza è qualcosa di cui vergognarsi.

L’uomo superiore è calmo senza essere arrogante; l’uomo dappoco è arrogante senza essere calmo.

Il Maestro disse a un suo allievo: “Yu, vuoi che ti dica in che cosa consiste la conoscenza? Consiste nell’essere consapevoli sia di sapere una cosa che di non saperla. Questa è la conoscenza”.

I saldi, i resistenti, i semplici, e i modesti sono vicini alle virtù.

Abbi la fedeltà e la sincerità come primi princìpi.

L’ignoranza è la notte della mente, ma una notte senza luna né stelle.

Per una parola un uomo viene spesso giudicato saggio, e per una parola viene spesso giudicato stupido. Dunque dobbiamo stare molto attenti a quello che diciamo.

Quando incontrate persone virtuose cercate di emularle, quando incontrate persone che tali non sono, guardate in voi e meditate. Se viaggiassimo in tre, certamente avrei sempre un maestro accanto: dell’uno coglierei i pregi per trarne esempio, dell’altro coglierei i difetti per emendarmi. Pertanto è essenziale l’altrui presenza, giacché è nel rapporto con l’altro che si attiva il pensare e l’agire dell’uomo.

Vedere ciò che è giusto e non farlo è mancanza di coraggio.

Chi impara, ma non pensa, è perduto. Chi pensa, ma non impara, è in pericolo.

L’uomo superiore coltiva la virtù, l’uomo inferiore coltiva il benessere materiale. L’uomo superiore coltiva la giustizia, l’uomo inferiore coltiva la speranza di ricevere dei favori.

È nel momento più freddo dell’anno che il pino e il cipresso, ultimi a perdere le foglie, rivelano la loro tenacia.

Il maestro disse: Chi arriva a quarant’anni senza essere apprezzato, non lo sarà mai più.

Per mezzo di tre metodi noi apprendiamo la saggezza:
Primo, con la riflessione, che è il più nobile.
Secondo, con l’imitazione, che è il più facile.
Terzo, con l’esperienza, che è il più amaro.

La gemma non può essere lucidata senza attrito, né l’uomo può perfezionarsi senza prove.

La cosa più difficile di tutte è di trovare un gatto nero in una stanza buia, soprattutto se non c’è il gatto.

La conoscenza reale è conoscere l’estensione della propria ignoranza.

Il maestro disse: Si può indurre il popolo a seguire una causa, ma non a comprenderla.

Che vanità, voler penetrare il bersaglio quando tiri con l’arco. Ci sarà sempre uno più forte di te. L’unica cosa che conta è la correttezza del gesto.

Un leone mi ha cacciato su un albero, e ho molto apprezzato la vista dall’alto.

Le strade sono state fatte per viaggiare non per arrivare a una destinazione.

Non preoccuparti del fatto che la gente non ti conosce, preoccupati del fatto che forse non meriti di essere conosciuto.

Chi torna per la vecchia strada per imparare il nuovo, può essere considerato un maestro.

Niente è più visibile di ciò che è nascosto.

Ho imparato che la calma è molto più destabilizzante della rabbia, che un sorriso disarma molto più di un volto corrugato, ho imparato che il silenzio di fronte ad un’offesa è un grido che fa tremare la terra. Ho imparato che come un amore rifiutato non si perde ma torna intatto a colui che voleva donarlo.

Osserva molte cose, scarta quelle insicure e comportati con molta cautela nei confronti di quelle rimanenti. Avrai così minore probabilità di sbagliare.

Il maestro disse: Il prodigo è arrogante e l’avaro è meschino. È preferibile la meschinità all’arroganza.

Non importa quanto lontano possa andare lo spirito, non andrà mai più lontano del cuore.

Non mettetevi a discutere con un pazzo! Chi vi guarda non distinguerebbe l’uno dall’altro.

La felicità più grande non sta nel non cadere mai, ma nel risollevarsi sempre dopo una caduta.

Per mettere il mondo in ordine, dobbiamo mettere la nazione in ordine. Per mettere la nazione in ordine, dobbiamo mettere la famiglia in ordine, Per mettere la famiglia in ordine, dobbiamo coltivare la nostra vita personale, Per coltivare la nostra vita personale, dobbiamo prima mettere a posto i nostri cuori

Abbiamo due vite, e la seconda inizia quando ci rendiamo conto che ne abbiamo una sola.

È l’uomo che può rendere grande la Via, e non la Via che rende grande l’uomo.

Non è la misura dell’aratro che conta, ma quanto tempo trascorri ad arare il campo.

Quando hai dei difetti, non aver paura di abbandonarli.

Quando si è in un pasticcio, tanto vale goderne il sapore.

Allontanarsi dal mondo, restare sconosciuti e non avere rimpianti: a questo può arrivare solo l’uomo superiore.

Quando due amici si comprendono completamente le parole sono soavi e forti come profumo di orchidee.

Se ascolto dimentico, se leggo ricordo, se faccio capisco.

I 5 fondamenti della virtù: cortesia, generosità, onestà, diligenza e gentilezza.
Se sei cortese, non ti sarà mancato di rispetto;
se sei generoso, guadagnerai ogni cosa.
Se sei onesto, le persone faranno affidamento su di te.
Se sei diligente, otterrai risultati.
Se sei gentile, può essere aiutato dalle persone

Il vero signore è simile ad un arciere: se manca il bersaglio, ne cerca la causa in se stesso.

L’uomo superiore è modesto nelle sue parole, ma eccede nelle sue azioni.

Se nel prossimo vedi il buono, imitalo; se nel prossimo vedi il male, guardati dentro.

Un uomo senza baffi è un uomo senza anima.

In qualunque direzione tu vada, vacci con tutto il cuore.

Una voce forte non può competere con una voce chiara, anche se questa non fosse altro che un semplice mormorio.

Amare gli altri ed avere cura di loro, è agire con umanità. Comprenderli, è agire con virtù.

La natura umana è buona e il male è essenzialmente innaturale.

La pigrizia cammina così lenta che la povertà non fa grande fatica a raggiungerla.

L’uomo saggio è informato in ciò che è giusto. L’uomo inferiore è informato in ciò che pagherà.

L’uomo superiore che vuole arrivare a un certo punto cerca di portarvi anche gli altri. Poiché vuol capire, cerca di far sì che anche gli altri capiscano. Questa è la forza della superiorità: trovare l’esempio in se stessa.

Non ho mai conosciuto un uomo che vedendo i propri errori ne sapesse dar colpa a se stesso.

Se c’è rettitudine di cuore, ci sarà bellezza di carattere. Se c’è bellezza di carattere, ci sarà armonia nella casa.

Non lamentatevi della neve sul tetto del vicino, se non l’avete ancora spalata via dal vostro uscio.

Saggezza compassione e coraggio sono le tre qualità morali universalmente riconosciute.

Un giovane, quando è a casa, dovrebbe essere rispettoso dei genitori e, quando è all’estero dovrebbe esserlo dei più anziani.

Se non si sa cos’è la vita, come si può sapere cos’è la morte?

E’ più vergognoso non fidarsi dei propri amici, che venire traditi da essi.

Rari sono quelli che preferiscono la virtù ai piaceri del sesso.

Quando il temperamento originario prevale sulla cultura si è rozzi; quando la cultura. prevale sul temperamento originario si è pedanti. Quando cultura e temperamento si equilibrano allora si è persone superiori

Vedere e ascoltare i malvagi è già l’inizio della malvagità.

Non parlate mai di voi stessi: né in bene, perché nessuno vi crederebbe, né in male, perché vi si crederebbe fin troppo.

Anche un viaggio di mille miglia inizia con un passo.

Fang Chi interrogò il Maestro sulla virtù dell’umanità. Il Maestro disse: “A casa essere rispettosi; nel trattare gli affari essere riverenti e nei rapporti con gli altri essere leali. Persino se si vive tra i barbari non si può rinunciare a queste qualità”.

Rispetta te stesso e gli altri ti rispetteranno.

Quando le parole perderanno il loro significato le persone perderanno la loro libertà.

Colui che non prevede le cose lontane si espone ad infelicità ravvicinate.

Studia il passato se vuoi prevedere il futuro.

L’inizio della saggezza consiste nel chiamare le cose con il loro nome.

Ci sono due errori che si possono fare lungo la via verso la verità: non andare fino in fondo, e non iniziare.

L’uomo nobile enfatizza le buone qualità degli altri, e non accentua le cattive. L’inferiore fa il contrario.

Solo i più saggi o i più stupidi degli uomini non cambiano mai.

Quando si è parlato molto, si è detto sempre qualche cosa che sarebbe stato meglio tacere.

È difficile essere poveri e non avere risentimenti, così come è facile essere ricchi e non essere superbi.

Dove c’è l’educazione non c’è distinzione di classe.

Il padre che non insegna a suo figlio i suoi compiti è egualmente responsabile come il figlio che li trascura.

Non conta il colore del gatto, conta che acchiappi il topo.

C’è malvagità in un’intenzione malvagia, anche se l’atto non viene perpetrato.

Attacca il male che è dentro di te, invece di attaccare il male che è negli altri.

La via della persona superiore è triplice; i virtuosi, sono liberi da ansie; i saggi sono esenti da perplessità; e gli audaci sono liberi dalla paura .

La mia casa è molto piccola, ma le sue finestre si aprono su un mondo grande e meraviglioso.

L’amore eterno dura tre mesi.

Il maestro disse: Chi si modera, raramente si perde.

La pazienza è potere: con il tempo e la pazienza, ogni foglia di gelso diventa seta.

Prima di intraprendere la strada della vendetta, scavate due tombe.

Il perfezionamento del proprio io è la base fondamentale di tutto il progresso e lo sviluppo morale.

La virtù non è fatta per stare da sola. Colui che la pratica avrà dei vicini.

Se il popolo è regolato dalle leggi ed uniformato attraverso le punizioni, esso cercherà di evitarle ma non sentirà alcun senso di rispetto. Se esso è invece guidato dalla virtù e uniformato attraverso le norme di buon comportamento e attraverso i riti, il popolo coltiverà il senso di rispetto, e quindi progredirà.

Guardare ai piccoli vantaggi impedisce alle grandi opere di venire realizzate.

La via non può essere lasciata un solo istante. Se potessimo lasciarla, non sarebbe la via.

Confucio disse: «Desidero non parlare». Zigong obiettò: «Ma se il Maestro non parla, che cosa potranno tramandare i suoi discepoli?». Confucio disse: «Che il cielo forse parla? Le quattro stagioni seguono il loro corso e tutti gli esseri sono procreati. Che il cielo parla?».

L’allievo Tse Kung chiese: Esiste una parola che possa esser la norma di tutta una vita? Il maestro rispose: Questa parola è ‘reciprocità’. E cioè, non comportarti con gli altri come non vuoi che gli altri si comportino con te

Non si può aprire un libro senza imparare qualcosa.

Dimentica le offese, non dimenticare mai le cortesie.

Quello che l’uomo superiore cerca è in se stesso; quello che l’uomo inferiore cerca è negli altri.

L’uomo superiore comprende la giustizia e la correttezza; l’uomo dappoco comprende l’interesse personale.

Meglio un diamante con un difetto che un sasso perfetto.

Se non si rispettano le cose sacre, non si ha nulla su cui basare la propria condotta.

L’uomo saggio agisce prima di parlare ed in seguito parla secondo la sua azione.