La morte, in parallelo alla vita, ci accompagna nel corso di tutta la nostra esistenza. Fin da bambini abbiamo qualche contatto con lei, cominciamo a comprenderla e a capire che il tempo per gli esseri viventi è limitato. La perdita di un nonno o di un animale domestico ci apre le porte a questo diverso stato dell’esistenza. Ma la morte, a differenza di quanto si crede, non è un’entità maligna. Piuttosto è neutra, come il venire al mondo, è solamente un dato di fatto. Alcune filosofie orientali la accettano in maniera completamente diversa rispetto a quanto noi occidentali siamo abituati a fare; perdere una persona cara non significa solamente non vederla mai più, non implica unicamente dolore e tristezza ma significa sapere che il nostro caro è passato ad un altro stadio della sua esistenza. Morire non implica la cessazione dell’esistere e potrebbe rivelarsi unicamente come un viaggio verso una nuova destinazione. La morte deve essere accettata, capita, ragionata e presa unicamente per quello che è. Per quanto possa essere difficile non è poi così negativa come siamo soliti pensare. Per questo motivo abbiamo selezionato per voi 100 aforismi sulla morte per aiutarvi a cambiare la vostra prospettiva riguardo a questo doloroso argomento.
Non ho paura della morte: è la posta che stabiliamo per giocare al gioco della vita.
(Jean Giraudoux)
Il primo requisito per l’immortalità è la morte.
(Stanisław Jerzy Lec)
Sin dal giorno della mia nascita, la mia morte ha iniziato il suo cammino. Sta camminando verso di me, senza fretta.
(Jean Cocteau)
E’ assai difficile, se non impossibile, trovare un morto con la faccia da stupido. Fra le conseguenze di ogni trapasso, questa la principale.
(Mario Marchisio)
Conoscevo un uomo che una volta disse: “la morte sorride a tutti, un uomo non può far altro che sorriderle di rimando”.
(Dal film Il Gladiatore)
Se la morte non fosse una forma di soluzione, i viventi avrebbero trovato un modo qualsiasi di aggirarla.
(EM Cioran)
I morti si nutrono di giudizi, i viventi di amore
(Elias Canetti)
La morte è il modo che ha la vita di dirti che sei stato licenziato.
(Anonimo)
La morte: un punto o una virgola?
(Valeriu Butulescu)
La morte è un vile esperimento chimico che viene effettuato su tutti tranne che sugli alberi della sequoia.
(JJ Furnas)
Spero davvero che quando morirò qualcuno abbia abbastanza buon senso da gettarmi nel fiume o qualcosa di simile. Qualsiasi cosa meno che piazzarmi in un maledetto cimitero. Gente che arriva e ti mette un mazzo di fiori sul tuo stomaco alla domenica e tutta quella porcheria. Chi vuole dei fiori quando è morto? Nessuno.
(Salinger)
La maggior parte delle persone muoiono all’ultimo minuto; altre 20 anni prima, alcune ancora prima. Sono i dannati della terra.
(Louis Céline)
Ammazzare il tempo nell’attesa che il tempo ci ammazzi.
(Alessandro Morandotti)
Se la fama giunge solo dopo la morte, che essa aspetti pure!
(Marco Valerio Marziale)
Noi eravamo come voi, voi sarete come noi
(Sull’ingresso di molti cimiteri)
Non mi dispiacerebbe morire – è il fatto di dover rimanere morto che mi spaventa.
(Anonimo)
Tutte le nostre conoscenze ci aiutano solo a morire di una morte un po’ più dolorosa di quella degli animali che nulla sanno.
(Maurice Maeterlinck)
Si vive solo due volte: una volta quando si nasce
e una volta quando si guarda
la morte in faccia.
(Ian Fleming)
Non è che ho paura di morire. Solo che non voglio esserci quando accadrà.
(Woody Allen)
Non c’è nulla di certo nella vita di un uomo, tranne questo: che egli deve perderla.
(Eschilo)
La vita è un sogno da cui ci sveglia la morte.
(Hodjviri)
La morte, il più atroce di tutti i mali, non esiste per noi. Quando noi viviamo la morte non c’è, quando c’è lei non ci siamo noi.
(Epicuro)
‘A morte ‘o ssaje ched’e?… è una livella.
(Totò)
Ogni sera, quando vado a dormire, muoio. E la mattina dopo, quando mi sveglio, sono rinato.
(Gandhi)
Noi diciamo la morte per semplificare, ma ce ne sono quasi quante le persone.
(Marcel Proust)
La morte è come un pescatore che pigli il pesce nella rete e per un po’ lo lascia in acqua; il pesce nuota ancora, ma ha tutt’intorno la rete, e il pescatore lo tirerà su, quando gli sembrerà opportuno.
(Ivan Turgenev)
Non piangerlo adesso che è morto. Non ti ha lasciato. Ti ha solo preceduto.
(Anonimo)
E se Dio avesse inventato la morte per farsi perdonare la vita?
(Gesualdo Bufalino)
La morte non è così tragica. Tra cent’anni, ciascuno di noi non ci penserà più.
(Boris Vian)
Quando verrà l’ora di morire non voglio perderne neanche un attimo: si muore una volta sola.
(Antonio Amurri)
Il mondo ha escogitato di continuare prima che io nascessi (non so proprio come mai) e oso dire che farà una certa specie di passo falso dopo che sarò morto.
(George Bernard Shaw)
Arriviamo a comprendere fino in fondo gli esseri umani ai quali siamo uniti da un vincolo indissolubile soltanto nell’attimo della loro morte.
(Sándor Márai)
Giù, giù, in fondo al cuore, non crediamo alla nostra estinzione; in qualche modo ci aspettiamo di essere presenti, a osservare quello che succederà ai posteri.
(Bernard Berenson)
Ed ora che mia suocera qui giace, lei non lo so, ma io riposo in pace.
(Iscrizione funeraria a Tarquinia)
Quand’ero ragazzo era un fatto corale. Moriva un vicino di casa e tutti assistevano, aiutavano. La morte veniva mostrata. Si apriva la casa, il morto veniva esposto e ciascuno faceva così la sua conoscenza con la morte. Oggi è il contrario: la morte è un imbarazzo, viene nascosta. Nessuno sa più gestirla. Nessuno sa più cosa fare con un morto. L’esperienza della morte si fa sempre più rara e uno può arrivare alla propria senza mai aver visto quella di un altro.
(Tiziano Terzani)
La vita è come una linea di fanteria che avanza in battaglia. Gli uomini a destra e a sinistra cadono a terra, morti o feriti. Così marciamo ogni giorno nella linea di fuoco diretta contro di noi dal destino, uno muore per un ictus, un secondo per cancro terminale, un terzo per un incidente d’auto, e altri sono colpiti da artrite invalidante o da Alzheimer. Quando verrà il mio turno?
(Manfred Wheidorn)
Vita e morte non sono due estremi lontani l’uno dall’altro. Sono come due gambe che camminano insieme, ed entrambe ti appartengono. In questo stesso istante stai vivendo e morendo allo stesso tempo. Qualcosa in te muore a ogni istante. Nell’arco di settant’anni la morte arriverà a compimento. In ogni istante continui a morire, e alla fine morirai davvero.
(Osho)
Per quanto bella sia stata la commedia in tutto il resto, l’ultimo atto è sempre sanguinoso. Alla fine, con una vanga si getta della terra sulla testa. Ed ecco fatto, per sempre.
(Blaise Pascal)
Gli dei nascondono agli uomini la dolcezza della morte, affinché essi possano sopportare la vita.
(Marco Anneo Lucano)
La vita è uno strano regalo. All’inizio lo si sopravvaluta, questo regalo: si crede di aver ricevuto la vita eterna. Dopo lo si sottovaluta, lo si trova scadente, troppo corto, si sarebbe quasi pronto a gettarlo. Infine, ci si rende conto che non era un regalo, ma solo un prestito.”
(Eric-Emmanuel Schmitt)
Il primo sintomo della morte é la nascita.
(Stanisław Jerzy Lec)
La morte è un sonno senza sogni e forse senza risveglio.
(Honoré de Balzac)
Nessuno può dire con certezza che domani sarà ancora vivo.
(Euripide)
I cani non hanno molti vantaggi rispetto di persone, ma uno di loro è estremamente importante: nel loro caso l’eutanasia non è vietata dalla legge; gli animali hanno il diritto a una morte misericordiosa..
(Milan Kundera)
Mi chiede: “Fa molto male morire? ”
“Beh, tesoro,” rispondo, “sì, ma fa molto più male continuare a vivere”.
(Chuck Palahniuk)
Ogni volta che trascorro del tempo con una persona che sta morendo trovo in effetti una persona che vive. Morire è il processo che inizia pochi minuti prima della morte, quando il cervello viene privato dell’ossigeno; tutto il resto è vivere.
(Patch Adams)
A volte per i morti si fanno cose che non si sarebbero fatte per i vivi.
(Marcel Proust)
Se sei consapevole della morte, essa non arriverà come una sorpresa, non ne sarai preoccupato. Percepirai che la morte è esattamente come cambiarsi d’abito e, di conseguenza, in quel momento riuscirai a mantenere la tranquillità mentale.
(Dalai Lama)
La propria morte è irrappresentabile, e ogni volta che cerchiamo di farlo, possiamo costatare che in realtà continuiamo a essere presenti come spettatori. Perciò la scuola psicoanalitica ha potuto anche affermare che non c’è nessuno che in fondo creda alla propria morte, o, ciò che equivale, che nel suo inconscio ognuno di noi è convinto della propria immortalità.
(Sigmund Freud)
Che cosa non mi piace della morte? Forse l’ora.
(Woody Allen)
Verrà la morte e avrà i tuoi occhi-
questa morte che ci accompagna
dal mattino alla sera, insonne,
sorda, come un vecchio rimorso
o un vizio assurdo. I tuoi occhi
saranno una vana parola,
un grido taciuto, un silenzio.
(Cesare Pavese)
Deve essere terribile essere morto e non sapere come il Comitato per gli Stanziamenti ha votato oggi o chi è il vincitore del Premio Oscar. O terribile non conoscere questi fatti perché non si è ancora nati.
(Manfred Weidhorn)
Una morte è una tragedia, un milione di morti è statistica.
(Josif Stalin)
La morte è uno stato di perfezione, il solo alla portata di un mortale.
(EM Cioran)
Per tre giorni dopo la morte i capelli e le unghie continuano a crescere ma le telefonate calano progressivamente.
(Johnny Carson)
Un analfabeta morto un’ora fa sa più cose sull’universo di tutti gli scienziati messi insieme
(Corneliu Vadim Tudor)
La morte è orribile solo per colui che non crede in Dio, oppure crede in un Dio malvagio, il che è la stessa cosa. Per colui che crede in Dio, nella sua bontà e vive in questa vita secondo la sua legge ed ha sperimentato questa sua bontà, per costui la morte è solo un passaggio.
(Lev Tolstoj)
Voglio un prete, un rabbino, e un pastore protestante. Voglio scommettere in ogni settore.
(Wilson Mizner)
La morte è quella malattia che pone fine a tutte le altre.
(Søren Kierkegaard)
In ogni uomo che muore muore con lui,
la sua prima neve, il primo bacio, la prima lotta.
Non muoiono le persone, ma muoiono i mondi dentro di loro.
(Yevgeny Yevtushenko)
Di fronte a se stesso ognuno è immortale; può sapere che sta per morire, ma non potrà mai sapere che è morto.
(Samuel Butler)
Mi disturba la morte, è vero. Credo che sia un errore del padreterno. Non mi ritengo per niente indispensabile, ma immaginare il mondo senza di me: che farete da soli?
(Vittorio Alfieri)
La vita fa l’analisi, la morte si incarica della sintesi.
(Robert Sabatier)
Oh dottore! Temevo che non riuscisse ad arrivare e che io sarei dovuto morire senza il suo aiuto.
(Leopold Fechtner)
Morire significa separarti non solo da quello che eri, ma anche da quello che non hai potuto diventare. Quest’ultimo aspetto della morte è il più inquietante.
(Gheorghe Gricurcu)
Un sillogismo: gli altri muoiono; ma io non sono un altro; dunque non morirò.
(Vladimir Nabokov)
Dal mio corpo in putrefazione cresceranno dei fiori, e io sarò dentro di loro: questa è l’eternità.
(Edvard Munch)
Oltre all’attesa di quello che accadrà dopo la morte, mi inquietano altri due interrogativi antecedenti e senza risposte: quando e come moriro? E il quando è meno preoccupante del come.
(Fausto Gianfranceschi)
La vita è somma. Gioventù + maturità + vecchiaia = m 2,50 di lunghezza x 1,50 di profondità.
(Guido Rojetti)
Ho visto vacillare il momento della mia grandezza,
E ho visto l’eterno Lacchè reggere il mio soprabito ghignando,
E a farla breve, ne ho avuto paura.
(Ts Eliot)
Nella democrazia dei morti tutti gli uomini sono finalmente uguali. Non vi è né rango né posizione né prerogativa nella repubblica della tomba.
(John James Ingalls)
Sono morto tante volte, ma così mai.
(Tomba di un attore etrusco)
Molte persone muoiono a venticinque anni e non vengono sepolti fino a quando non ne hanno settantacinque.
(Benjamin Franklin)
Non preoccupatevi, è solo sonno arretrato.
(Walter Chiari sulla lapide della sua tomba)
La morte: chiave o serratura?
(Miguel Ángel Arcas)
Quando si muore si ha ben altro da fare che di pensare alla morte.
(Italo Svevo)
La morte è questo: la completa uguaglianza degli ineguali.
(Vladimir Jankélévitch)
La differenza fra il sesso e la morte è che la morte la puoi fare da solo senza che nessuno rida di te.
(Woody Allen)
Essere morti significa svegliarsi dalla parte sbagliata dei propri sogni.
(Harry Mülisch)
Che cosa è la morte per me? Un grado di più nella calma, e forse nel silenzio.
(Alexandre Dumas padre)
No, non siamo diventati eterni, neppure nell’era dei prodigi tecnologici. Non ti inganni il lampeggiare delle spie colorate sui marchingegni elettronici. Non ti illudano i cosiddetti “trionfi” della medicina. Qui poco o niente è cambiato da venticinque secoli, dal tempo del salmo biblico: “Gli anni della nostra vita sono settanta/ottanta per i più robusti/passano presto e noi ci dileguiamo”
(Vittorio Messori)
Ero morto da milioni di anni prima di nascere e questo fatto non mi ha mai minimamente infastidito.
(Mark Twain)
Era un uomo così antipatico che dopo la sua morte i parenti chiedevano il bis.
(Totò)
Della morte questo deve essere detto:
per lei, non c’è bisogno di scendere dal letto.
Ovunque ti capiti di stare,
sta sicuro che gratis te la verranno a portare.
(Kingsley Amis)
Su tutte le tombe dovrebbe essere scritto: non piangetemi perchè sono morto, ma perchè avei voluto dirvi una cosa, una sola, e non ho trovato il modo.
(Mauro Parrini)
La morte è per tutti, la vita per pochi.
(Josif M. Cristian)
Darei la vita per non morire.
(Anonimo)
La morte del corpo non è la fine dello spirito, ma solo una tappa del viaggio, come quando nei tempi andati si cambiava diligenza.
(Louis Bromfield)
La vita è una grande sorpresa. Non vedo perché la morte non potrebbe esserne una anche più grande.
(Vladimir Nabokov)
Cristo in vicinanza della morte trema, piange, si abbandona alla disperazione. Socrate conversa serenamente con i suoi discepoli sull’immortalità.
(Mario Andrea Rigoni)
Un uomo morente ha bisogno di morire, come un uomo assonnato ha bisogno di dormire, e arriva un momento in cui è sbagliato, oltre che inutile, resistere.
(Stewart Alsop)
E così morire è bere dal fiume del silenzio è scalare la cima del monte significa stare nudi nel vento e sciogliersi al sole
(Khalil Gibran)
La realtà è che uno vive finché non muore. E la verità è che nessuno vuole la realtà.
(Chuck Palahniuk)
Il giorno che temiamo come ultimo è soltanto il nostro compleanno per l’eternità.
(Seneca)
Ci sono diecimila e più porte attraverso cui l’uomo può uscire di scena.
(John Webster)
Venite vivi a visitare i morti prima che morte a visitar vi venga.
(Iscrizione su alcuni cimiteri)
Alla stupida domanda “Perché io?” l’universo si prende a malapena il disturbo di replicare: perché no?
(Christopher Hitchins)
Vivere nuoce gravemente alla salute.
(Guido Rojetti)
Io non voglio morire senza cicatrici.
(Dal film Fight club)