Essere o apparire? È questo il dilemma. Moderni Amleto ci districhiamo tutti tra la scelta difficile tra l’apparire (più belli, più intelligenti, più corteggiati, più ricchi di quello che siamo) e il riuscire veramente a essere noi stessi. C’è chi dice, infatti, che abbiamo sacrificato sull’altare dell’apparenza la spontaneità e la capacità di mostrarci come veramente siamo, non solo con gli sconosciuti ma anche con le persone che ci stanno accanto ogni giorno.

Eppure di anticorpi contro l’apparenza dovremmo averne abbastanza. Fin da piccolissimi ci insegnano a giudicare le cose, le persone, le situazioni non per come sembrano, ma per come sono veramente. È difficile, certo. E il buon mantra dell’abito che non fa il monaco finisce per rimanere soltanto nella lista di buoni principi, mentre ci facciamo abbindolare dall’apparenza delle cose e costruiamo su di essa amori, carriere, amicizie. Qualcuno si è inventato addirittura “programmi” e soluzioni da mentore per migliorare il modo in cui ci si mostra agli altri, per imbellettare esperienze, capacità, doti psicologiche e caratteriali: in una sola parola per giocare (o saper controllare, almeno!) la propria apparenza. Serviranno davvero? Nel dubbio, ecco come filosofi, pensatori, narratori di tutti i tempi hanno provato ad affrontare il tema.

L’apparenza inganna
(Proverbio)

Ci sono alcuni che fanno gran caso di quello che importa ben poco, e poco caso di quel che vale molto.
(Baltasar Graciàn)

Oggi, il modo con cui guadagniamo i mezzi per vivere, i valori della professionalità, la valutazione che la società dà alle virtù e ai successi, i legami intimi e i diritti acquisiti, tutto questo è fragile, provvisorio e soggetto alla revoca. E nessuno sa quando e da dove arriverà il colpo fatale. Mentre i nostri antenati sapevano bene che occorreva avere paura di lupi affamati o dei banditi sui cigli delle strade. Non è quindi l’astrazione a rendere i pericoli apparenza più gravi, ma la difficoltà di collocarli, e quindi di evitarli e di controbatterli.
(Zygmunt Bauman)

Ci guadagneremmo di più a farci vedere come siamo che a cercar di apparire quel che non siamo.
(François de La Rochefoucauld)

Nascondendola, costringete gli altri a indovinare, ed è davvero difficile che la vostra colpa sia più grande della loro immaginazione.
(Amedeo Ansaldi)

Mi svincolo dalle apparenze e ciò nondimeno vi rimango impastoiato; o meglio: sono a mezza strada fra quelle apparenze e questa cosa che le infirma, questa cosa che non ha né nome né contenuto, questa cosa che è niente ed è tutto. Il passo decisivo fuori dalle apparenze non lo farò mai. La mia natura mi obbliga a ondeggiare, a perpetuarmi nell’equivoco, e se tentassi di decidere in un senso o nell’altro perirei della mia stessa salvezza.
(Emil Cioran)

Non dipingo: utilizzo oggetti che hanno l’apparenza di quadri, perché il caso ha fatto sì che questa forma espressiva convenisse meglio ai miei sensi.
(René Magritte)

Ma se ora interviene in me la riflessione, e mi suggerisce che quella vecchia signora non prova forse piacere a pararsi così come un pappagallo, ma che forse ne soffre e lo fa soltanto perché pietosamente, s’inganna che, parata così, nascondendo le rughe e le canizie, riesca a trattenere a sé l’amore del marito molto più giovane di lei, ecco che io non posso più riderne come prima, perché appunto la riflessione, lavorando in me, mi ha fatto andar oltre a quel primo avvertimento, o piuttosto, più addentro: da quel primo avvertimento del contrario mi ha fatto passare a questo sentimento del contrario. Ed è tutta qui la differenza tra il comico e l’umoristico. […] non ci fermiamo alle apparenze, ciò che inizialmente ci faceva ridere adesso ci farà tutt’al più sorridere. (da L’umorismo)

Solo le persone superficiali non giudicano dalle apparenze.
(Oscar Wilde)

La vita contemporanea, all’apparenza così piena di luce (in tutti i sensi), contiene in realtà vaste zone d’ombra, dove solo la letteratura e le arti sono in grado di penetrare; sicuramente non riusciranno a illuminarla per intero, tanto meno potranno cambiarne il connotato, ma possono aiutarci a percepirne l’estensione e la complessità, il che sarebbe già un risultato notevole.
(Corrado Augias)

Oggi è pericolosissimo per un marito manifestare attenzioni a sua moglie in pubblico. Ciò fa sempre pensare alla gente che la maltratti in privato. Tanta è l’incredulità del mondo nei confronti di ciò che ha l’apparenza della felicità coniugale.
(Oscar Wilde)

Gli specchi dovrebbero pensare più a lungo prima di riflettere.
(Jean Cocteau)

Ci sono quattro modi, e solo quattro modi, coi quali siamo in contatto col mondo. Noi siamo valutati e classificati da questi quattro elementi: ciò che facciamo, come appariamo, ciò che diciamo e come lo diciamo.
(Dale Carnegie)

Sono passionale. Ho un’apparenza docile ma nelle situazioni difficili viene fuori il carattere.
(Lorena Bianchetti)

Il primo eroe dell’apparire è stato l’imbecille che andava a mettersi dietro agli intervistati e agitava la manina. Ciò gli consentiva di essere riconosciuto la sera dopo al bar (“Lo sai che ti ho visto in tv?”), ma certamente queste apparizioni duravano lo spazio di un mattino. Quindi gradatamente si è accettata l’idea che per apparire in modo costante ed evidente occorresse fare cose che un giorno avrebbero fruttato la cattiva reputazione. Non che non si aspiri anche alla buona reputazione, ma è faticoso conquistarla, dovresti aver compiuto un atto eroico, aver vinto se non il Nobel almeno lo Strega, aver passato la vita a curare i lebbrosi, e non sono cose alla portata di ogni mezza calzetta. Più facile diventare soggetto di interesse, meglio se morboso, se si è andati a letto per denaro con una persona famosa, o se si è stati accusati di peculato.
(Umberto Eco)

La cinematografia è il linguaggio di apparenze, e le apparenze non parlano. Il linguaggio delle apparenze è la musica. Bisogna levare il cinematografo dalla letteratura e metterlo nella musica, perché deve essere il linguaggio visivo della musica.
(Luigi Pirandello)

La felicità sta alla gioia come una lampada elettrica sta al sole. La felicità ha sempre un oggetto, si è felici di qualcosa, è un sentimento la cui esistenza dipende dall’esterno. La gioia invece non ha oggetto. Ti possiede senza alcuna ragione apparente, nel suo essere somiglia al sole, brucia grazie alla combustione del suo stesso cuore.
(Susanna Tamaro)

Ostentare e farsi vedere… Ciò che non si vede non esiste…
(Baltasar Graciàn)

Nulla è più fugace della forma esteriore, che appassisce e muta come i fiori di campo all’apparire dell’autunno.
(Severino Boezio)

Le cose reali nel buio non sembrano più reali dei sogni.
(Murasaki Shikibu)

Non sempre le cose sono come sembrano, il loro primo aspetto inganna molti: di rado la mente scopre che cosa è nascosto nel loro intimo.
(Fedro)

Il 77% delle ragazze pensano di essere brutte. il 52% di essere grasse. il 100% delle persone dovrebbe smettere di giudicare dall’apparenza.
(Anonimo)

La presa ferma, apparentemente brutale, fa parte dell’immagine della salvezza.
(Walter Benjamin)

Noi siamo ciò che temiamo di apparire.
(Aaron Haspel)

68. Bisogna non fare finta di filosofare, ma filosofare sul serio; perché non abbiamo bisogno dell’apparenza di salute, ma di vera salute.
(Epicuro)

Al di là delle apparenze, il dubbio non è affatto il contrario della verità.
(Gustavo Zagrebelsky)

Quando conferiamo al comune un senso più elevato, all’ordinario un aspetto misterioso, al noto la dignità dell’ignoto, al finito un’apparenza infinita allora io lo romanticizzo.
(Novalis)

Mi chiedevo come mai persone così simili possano farsi danni gravi, e persone apparentemente lontanissime, migliorarsi in modo così spettacolare; mi chiedevo se c’era una regola dietro tutto questo o solo il caso, se era un effetto permanente o temporaneo.
(Andrea De Carlo)

In ogni situazione ciascuno assume un contegno e un atteggiamento esterno per sembrare come vuole che lo si creda. Perciò si può dire che il mondo è composto soltanto da maschere.
(François de La Rochefoucauld)

Dal vino si impara un’ipotesi importante: quando percepiamo un’evidente perdita di anima, lì stanno lavorando, sotto la superficie di un’apparente barbarie, eventi di natura diversa che è possibile riconoscere uno ad uno.
(Alessandro Baricco)

In fin dei conti, come facciamo a sapere che due più due fa quattro? O che la forza di gravità esiste davvero? O che il passato è immutabile? Che cosa succede, se il passato e il mondo esterno esistono solo nella vostra mente e la vostra mente è sotto controllo?
(George Orwell)

I grandi sentimenti talvolta assumono le apparenze dell’errore e la grande fede, le apparenze dell’illusione.
(George Eliot)

Il mondo è governato più dall’apparenza che dalla realtà ed è meglio far mostra di sapere qualcosa che saperlo.
(Daniel Webster)

Cercando di sembrare ciò che non siamo, cessiamo di essere quel che siamo.
(Ernst Junger)

ATTENZIONE: il riflesso in questo specchio può essere distorto da idee di “bellezza” socialmente costruite.
(Anonimo)

La pazienza è la più eroica delle virtù, giusto perché non ha nessuna apparenza d’eroico.
(Giacomo Leopardi)

Una mattina potrei annunciare che il mondo di lì a tre ore salterà in aria, e la gente telefonerebbe comunque per commentare i miei capelli.
(Katie Kouric)

È più facile recitare e esibirsi che essere coerenti,
più facile eccitare e distrarre che far pensare,
più facile impressionare che convincere.
(Enzo Bianchi)

Una bella apparenza dura pochi decenni, ma una bella personalità, dura per tutta la vita.
(Anonimo)

L’aspetto esteriore è un meraviglioso pervertitore della ragione.
(Marco Aurelio)

L’unico metodo infallibile per conoscere il prossimo è giudicarlo dalle apparenze.
(Antonio Amurri)

Le palestre dove vai sono affollate di tizi che cercano di sembrare uomini, come se essere un uomo equivalesse ad avere l’aspetto che ha in mente uno scultore o un pubblicitario.
(Chuck Palahniuk)

L’uomo finge continuamente di essere quello che non è; è un modo per nascondere se stesso. Chi è brutto cerca di sembrare bello, chi è preda di angosce cerca di sembrare felice, chi non sa niente cerca di dimostrare di sapere tutto. E le cose vanno avanti in questo modo. Se non diventi consapevole dei tre idioti che sono in te, non diventerai mai un saggio. È superando i tre idioti che si diventa realmente saggi.
(Osho)

Tutto appare come sarebbe se fosse quello che è.
(Aaron Haspel)

Non affidarti troppo al colore, all’apparenza delle cose.
(Publio Virgilio Marone)

L’apparenza inganna e lo specchio mente.
(Proverbio)

Si, la forma è tutto. È il segreto della vita.
(Oscar Wilde)

Sono parole pericolose, i pronomi complemento, mine antiuomo sepolte sotto il significato apparente che ti esplodono in faccia se non le disinneschi.
(Daniel Pennac)

Può essere vero che la bellezza è solo epidermica, ma resta il fatto che il più delle volte il mondo ti giudica in base all’aspetto. Ti sarà di ben poco aiuto nella tua scalata al successo l’apparire come un perdente. Se stai cercando di essere un vincitore, sarà meglio che inizi con l’apparire come tale.
(Michael Korda)

Continuiamo a bere del pessimo vino preoccupati che i calici siano di cristallo.
(Mirco Stefanon)

Poniamo più attenzione nel far credere agli altri di essere felici che non cercare di esserlo veramente.
(François de La Rochefoucauld)

Come tutte le mattine si alzò si guardò allo specchio e si vide bruttissima: ci mise un’ora a farsi brutta.
(Ennio Flaiano)

Moda. La dea dell’apparenza.
(Stéphane Mallarmé)

Devi andare il più possibile in profondità nella consapevolezza. Allora nessuno potrà illuderti poiché allora non vedrai l’apparenza, ma la realtà.
(Buddha)

Fai attenzione, finché vivrai, a giudicare le persone dall’apparenza.
(Jean De La Fontaine)

Il desiderio di sembrare intelligenti spesso c’impedisce di esserlo.
(François de La Rochefoucauld)

Ci sono tanti diamanti falsi in questa vita che passano per veri, e viceversa.
(William Makepeace Thackeray)

La vita è qualcosa di più di un paio di zigomi.
(Kate Winslet)

Noi non vediamo le cose nel modo in cui sono. Le vediamo nel modo in cui siamo
(Talmud)

Ho bisogno di smettere di essere quello che tutti pensano che sono.
(Sarah Addison Allen)

Troppe persone spendono denaro che non hanno guadagnato, per comprare cose che non vogliono, per impressionare gente che non gli piace.
(Will Rogers)

In questo mondo è importante non avere l’aria di ciò che si è.
(André Gide)

Nulla è mai veramente perduto, o può essere perduto, nessuna nascita, forma, identità – nessun oggetto del mondo, né vita, né forza, né alcuna cosa visibile; l’apparenza non deve ingannare, né l’ambito mutato confonderti il cervello. Vasti sono il tempo e lo spazio – vasti i campi della Natura. Il corpo lento, invecchiato, freddo – le ceneri rimaste dai fuochi di un tempo, la luce degli occhi divenuta tenue, tornerà puntualmente a risplendere; il sole ora basso a occidente sorge costante per mattini e meriggi; alle zolle gelate sempre ritorna la legge invisibile della primavera, con l’erba e i fiori e i frutti estivi e il grano.
(Walt Whitman)

Sono più le cose che ci spaventano che quelle che fanno effettivamente male, e siamo travagliati più per le apparenze che per i fatti reali.
(Lucio Anneo Seneca)

In ogni professione ciascuno simula le arie e l’aspetto esteriore che gli sembrano più adatti ad apparire come vuole che lo si creda. Così si può dire che il mondo è composto solo di apparenze.
(Francois de La Rochefoucauld)

Siamo tutti impostori in questo mondo, noi tutti facciamo finta di essere qualcosa che non siamo.
(Richard Bach)

Tutti giudicano secondo l’apparenza, nessuno secondo la sostanza.
(Friedrich Schiller)

Un medico che, sul suo paziente, non sa altro che quanto questi gli dice, conosce in realtà molto poco. Egli deve saper giudicare dalle sue apparenze esterne le sue condizioni interne. Deve saper vedere l’intimo dell’uomo esterno.
(Paracelso)

Si può concludere che il disegno altro non sia che un’apparente espressione e dichiarazione di ciò che si ha nell’animo.
(Giorgio Vasari)

Dobbiamo ammaliare la verità, darle l’apparenza della follia.
(Edouard Manet)

Un asino resta sempre un asino, anche se lo ricopri d’oro.
(Anonimo)

Ognuno vede quel che tu pari, pochi sentono quel che tu sei.
(Niccolò Machiavelli)

Ci sono individui composti unicamente di facciata, come case non finite per mancanza di quattrini. Hanno l’ingresso degno d’un gran palazzo, ma le stanze interne paragonabili a squallide capanne.
(Baltasar Gracián)

Le apparenze hanno per me uno straordinario valore e giudico tutto dall’abito. Ho il coraggio di essere superficiale.
(Leo Longanesi)

Perché non essere se stessi? Sta tutto lì il segreto di apparire al meglio. Se si è un levriero perché cercare di sembrare un pechinese?
(Edith Sitwell)

Là dove sono le belle parole e un’apparenza perfetta, raramente ha sede il bene.
(Confucio)

Le apparenze ingannano chi vuol farsi ingannare.
(Roberto Gervaso)

Parere non è essere: ma per essere bisogna anche parere. Nulla contribuisce tanto a fare il monaco quanto l’abito.
(Ugo Bernasconi)

Sono stanca di questo mondo di apparenze. Maiali che sembrano grassi. Famiglie che sembrano felici. Dammi liberazione. Da quello che sembra generosità. Da quello che sembra amore. Flash.
(Chuck Palahniuk)

C’è una sola cosa al mondo che non inganna mai: le apparenze.
(Ugo Bernasconi)

Risulta impossibile muoversi, vivere, operare a qualsiasi livello, senza lasciare tracce, frammenti apparentemente insignificanti di informazioni personali.
(William Gibson)

(Luigi Pirandello)

La società dell’inutile trionfa alla fine di un processo folle che ha spinto l’industria a produrre beni superflui, come se lo scopo dell’uomo non fosse di essere e vivere in una società giusta, bensì quello di apparire; ed è proprio su questa esigenza che si fonda il grande dogma della contemporaneità: si ha successo se si appare.
(Vittorino Andreoli)

Gli italiani hanno imparato a convivere con una doppia morale, necessaria per conciliare l’esistenza eterna con quella quotidiana, i peccati con i desideri, l’apparenza con la realtà, la morale con il moralismo. […] Per cui sì, gli italiani saranno “cattivi”; fino a quando, fingendo di essere cristiani, saranno cattolici senza via di scampo e senza Stato.
(Giordano Bruno Guerri)

Il cavolfiore altro non è che un cavolo che ha studiato a Harvard.
(Mark Twain)

Ci sono molte persone nel mondo, ma tuttavia ci sono più volti, perché ognuno ne ha diversi.
(Rainer Maria Rilke)

Nessuno può, per un periodo che non sia brevissimo, indossare una faccia da mostrare a se stesso e un’altra da mostrare a tutti gli altri, senza alla fine trovarsi nella condizione di non capire più quale possa essere la vera.
(Nathaniel Hawthorne)

Molti degli uomini preferiscono l’apparenza più che l’essenza, scostandosi dal giusto.
(Eschilo)

Sono contrario alla violenza perché se apparentemente fa del bene il bene è solo temporaneo, il male che fa è permanente.
(Mahatma Gandhi)

Sembra che in Italia vi sia una TV libera. Strano ma apparentemente vero.
(Sabina Guzzanti)

L’apparenza incanta.
(Anonimo)

E poi, forse è vanità, ma mi pareva stonato che il luogo dove ero costretto a vivere non avesse in sé un’aria di costrizione, ma fosse sparso e quasi accogliente; così come al prigioniero è di maggior conforto una cella con inferriate esuberanti e retoriche piuttosto che una che assomigli apparentemente a una camera normale.
(Carlo Levi)

Ci sono tre periodi nella vita: la giovinezza, la mezza età e l’apparire.
(Nelson Rockefeller)

Facciamo esperienza degli estranei solo come apparenze, in modo che ciò che si vede esaurisce ciò che essi sono.
(Zygmunt Bauman)

La preoccupazione per la propria immagine, è questa la fatale immaturità dell’uomo. È così difficile essere indifferenti alla propria immagine. Una tale indifferenza è al di sopra delle forze umane. L’uomo ci arriva solo dopo la morte.
(Milan Kundera)

I concetti della fisica sono libere creazioni dello spirito umano e non sono, nonostante le apparenze, determinati unicamente dal mondo esterno.
(Albert Einstein)

Forse lei sul mio conto immagina cose inesatte. Il mio difetto principale è che in apparenza non agisco mai sempre come dovrei.
(Wolfgang Amadeus Mozart)

Con la parola e con l’agire ci inseriamo nel mondo umano, e questo inserimento è come una seconda nascita, in cui confermiamo e ci sobbarchiamo la nuda realtà della nostra apparenza fisica originale.
(Hannah Arendt)

Credi solo metà di ciò che vedi e nulla di ciò che senti.
(Dinah Craik)

È stupido desiderare la bellezza. Le persone di buon senso non la desiderano mai per se stesse o si curano che vi sia negli altri. Se la mente sarà ben coltivata, e il cuore ben disposto, nessuno si interesserà mai dell’aspetto esteriore.
(Anne Brontë)