Toglieteci tutto ma non il gioco. Svago, relax, divertimento allo stato puro, sempre. Al di là della parola, al di là do ogni lingua e età c’è il gioco e il piacere di giocare. Non segue logiche, è puro istinto, un istinto che si sviluppa fin dalla nascita, come qualunque altro senso. I bambini ancora non imparano a parlare ma iniziano a giocare fin dalle prime settimane di vita. Gli animali vivono di impulsi eppure anche loro traggono piacere nell’atto di giocare, senza regole o secondi fini. Un’azione quindi totalmente irrazionale ma necessaria all’uomo come agli animali. Un qualcosa di innato a cui non si vuole e non si può rinunciare. Cambiano i giochi, cambia l’età ma sarà sempre parte integrante della nostra vita. Che sia in solitaria o in compagnia, i momenti di svago devono essere presenti nella vita di ognuno. Da sempre poi i giochi di gruppo sono quelli che negli anni hanno sempre coinvolto di più, come il gioco del calcio, gioco di squadra per eccellenza, e altri sport di ogni genere. Tutti accomunati da un’unica passione liberatoria, un qualcosa di illogico che produce adrenalina pura. Una specie di droga naturale di cui si sente il bisogno, un momento di condivisione a cui è impossibile rinunciare. Che sia quindi un gioco da seguire, da praticare, o semplicemente un gioco da fare come passatempo in compagnia, il giocare resta una delle azioni fondamentali nella nostra vita quotidiana.

Ecco quindi degli aforismi e delle frasi su uno dei piaceri più antichi di sempre, nonché il primo a essere scoperto fin da bambini.

Il gioco non è la vita «ordinaria» o «vera». È un allontanarsi da quella per entrare in una sfera temporanea di attività con finalità tutta propria. Già il bambino sa perfettamente di «fare solo per finta», di «fare solo per scherzo»
(Johan Huizinga)

Secondo alcuni l’essere umano, giocando, ubbidisce a un gusto innato d’imitazione. Oppure soddisfa a un bisogno di rilassamento. O fa un esercizio preparatorio alla grave operosità che la vita esigerà da lui. O ancora il gioco gli serve da allenamento per l’autocontrollo. Altri ancora ne cercano il principio in un connaturato bisogno di causare o di essere capace di qualche cosa, o nell’ansia di dominare, o in quella di concorrere. Altri ancora considerano il gioco come un’innocua evacuazione di istinti nocivi, o come un necessario complemento di un’attività troppo unilaterale, o come l’appagamento, con una finzione, di desideri in realtà inappagabili e, in quanto tale, capace di conservale il senso della personalità. Si potrebbe assai bene accettare tutte le suesposte spiegazioni una accanto all’altra, senza con ciò incorrere in un’imbarazzante confusione d’idee. Ne consegue che tutte sono spiegazioni soltanto parziali
(Johan Huizinga)

Il modo in cui la gente gioca mostra qualcosa del loro carattere. Il modo in cui perde lo mostra per intero.
(Harvey B. Mackay)

I giocattoli infrangibili servono a rompere gli altri giocattoli.
(Arthur Bloch)

Scrissi il mio primo programma di software all’età di tredici anni. Serviva per giocare a tris. Il computer che usavo era grosso, ingombrante, lento e assolutamente irresistibile.
(Bill Gates)

Non siamo più pienamente vivi, più completamente noi stessi, e più profondamente assorti in qualcosa, che quando giochiamo.
(Charles E. Schaefer)

Non c’è dubbio che il gioco debba essere definito come un’attività libera e volontaria, fonte di gioia e divertimento. Un gioco cui si fosse costretti a partecipare cesserebbe subito d’essere un gioco: diventerebbe una costrizione, una corvée di cui non si vedrebbe l’ora di liberarsi.
(Roger Caillois)

Il gioco crea un ordine, è ordine. Realizza nel mondo imperfetto e nella vita confusa una perfezione temporanea, limitata. L’ordine imposto dal gioco è assoluto. La minima deviazione da esso rovina il gioco, gli toglie il suo carattere e lo svalorizza
(Johan Huizinga)

Questo è il vero segreto della vita – essere completamente impegnato con quello che si sta facendo qui e ora. E invece di chiamarlo lavoro, rendersi conto che è un gioco.
(Alan W. Watts)

Gli animali non hanno aspettato che gli uomini insegnassero loro a giocare. Gli animali giocano proprio come gli uomini; tutte le caratteristiche fondamentali del gioco sono realizzate in quello degli animali. Basta osservare i cuccioli nel loro gioco, per scorgere in quell’allegro ruzzare tutti questi tratti fondamentali. Essi s’invitano al gioco con certi gesti ed atteggiamenti cerimoniosi; osservano la regola che non si ha da mordere a sangue l’orecchio del compagno; fingono di essere arrabbiatissimi. E si noti soprattutto che a far cosi essi provano evidentemente in massimo grado piacere o gusto
(Johan Huizinga)

Il gioco è sempre una perdita: di tempo, se non altro.
(Joan Fuster)

La scienza è un grande gioco che ispira e tonifica. Il campo di gioco è l’universo stesso.
(Isidor Isaac Rabi)

Il gioco dell’oca, te lo ricordi? La vita procede pressappoco allo stesso modo. Lungo i bivi della tua strada incontri le altre vite, conoscerle o non conoscerle, viverle o non viverle a fondo o lasciarle perdere dipende soltanto dalla scelta che fai in un attimo; anche se non lo sai, tra proseguire dritto o deviare spesso si gioca la tua esistenza, quella di chi ti sta vicino.
(Susanna Tamaro)

La politica cambia le regole durante il gioco per rendere il gioco più interessante.
(Aleksandar Cotric)

Ma non è già offendere in modo ingiurioso il chiamare gli scacchi un gioco?
(Stefan Zweig)

Non sento il minimo desiderio di giocare in un mondo dove tutti si mettono a barare.
(François Mauriac)

Riguardo alle regole del gioco non è possibile lo scetticismo. Infatti la base che le determina viene rivelata qui come irremovibile. Non appena si trasgrediscono le regole, il mondo del gioco crolla
(Paul Valery)

L’uomo è veramente uomo soltanto quando gioca.
(Friedrich Schiller)

Bisogna sempre giocare lealmente quando si hanno in mano le carte vincenti.
(Oscar Wilde)

Si può scoprire di più su una persona in un’ora di gioco che in un anno di conversazione.
(Platone)

La fondamentale gratuità del gioco è l’aspetto che maggiormente lo discredita. Ed è al tempo stesso ciò che consente di abbandonarvisi con assoluta spensieratezza e lo mantiene isolato dalle attività produttive.
(Roger Caillois)

Fidatevi di tutti, ma tagliate le carte.
(Finley Dunne)

Il gioco è superfluo. Il bisogno di esso è urgente solo in quanto il desiderio lo rende tale. Il gioco può in qualunque momento essere differito o non aver luogo. Non è imposto da una necessità fisica, e tanto meno da un dovere morale. Non è un compito. Si fa nell’ozio, nel momento del loisir dopo il lavoro.
(Johan Huizinga)

Mi piace di più giocare a carte che andare a donne anche perché qualche volta il solitario riesce
(Marcello Marchesi)

La vita non è una questione di avere delle buone carte, ma di giocare bene una mano scarsa.
(Robert Louis Stevenson)

Gioco: Lavoro che ti diverte fare per niente.
(Evan Esar)

Vorrei dedicare una mattina di questa mia vecchiezza a sperimentare i giochi che non giocai da ragazzo: far volare un aquilone, soffiare bolle di sapone da una finestra…
(Gesualdo Bufalino)

3) MIMICRY (travestimento, mimica, finzione)

Gli psicologi riconoscono al gioco un ruolo capitale nel processo dell’autoaffermazione nel bambino e nella formazione del suo carattere. Giochi di muscoli, di destrezza, di calcolo, sono esercizio e allenamento. Rendono il corpo più vigoroso, più agile, più resistente, la vista più acuta, il tatto più sapiente, lo spirito più metodico o più sagace. Ogni gioco potenzia, affina, qualche facoltà fisica o intellettuale.
(Roger Caillois)

Due cose mantengono vive le creature: il letto e il giuoco; peroché l’uno è refrigerio de le fatiche e l’altro ricreazione de i fastidi.
(Pietro Aretino)

C’è il lavoro che è lavoro e c’è il gioco che è gioco; c’è il gioco che è lavoro e il lavoro che è gioco. E solo in uno di questi si trova la felicità.
(Frank Gelett Burgess)

Il contrario del gioco non è ciò che è serio, bensì ciò che è reale.
(Sigmund Freud)

Se solo Hitler e Mussolini si fossero dati a praticare un gioco con il pallone una volta alla settimana a Ginevra, ho la sensazione che l’Europa avrebbe avuto un destino diverso.
(RG Briscow)

La chiave del successo è sentire che il tuo ‘lavoro’ è un ‘gioco.’ Tu non lavori per ‘guadagnarti da vivere’, o per riempire il tuo tempo, o perché la società, la tua famiglia o i tuoi genitori si aspettano che tu lo faccia. Tu lavori perché è il miglior gioco che ci sia, l’unico nel quale puoi venire pagato per fare ciò che è divertente.
(Michael Korda)

Non è mai solo un gioco quando stai vincendo.
(George Carlin)

(Roger Caillois)

La vita è l’unico gioco in cui lo scopo del gioco è di impararne le regole.
(Ashleigh Brilliant)

In una grande storia d’amore, ciascuno dei due gioca fondamentalmente un ruolo che all’altro davvero piace.
(Elizabeth Ashley)

Dio non gioca a dadi con l’universo.
(Albert Einstein)

La tua vita non è un gioco… ma è in gioco la tua vita
(Anonimo)

I tratti essenziali di ogni gioco: la simmetria, le leggi arbitrarie, il tedio.
(Jorge Luis Borges)

Il gioco è un’attività libera, circoscritta, incerta, improduttiva, regolata e fittizia.
(Roger Caillois)

Eravamo poveri. Se non fossi stato un maschietto, non avrei avuto niente con cui giocare.
(Red Foxx)

Il genio è un gioco, e la capacità dell’uomo di raggiungere il genio è infinita, e molti possono realizzare il proprio genio solo attraverso il gioco.
(William Saroyan)

Il gioco è l’occupazione più seria del bambino; e quella dell’istruzione la più frivola.
(Albert Brie)

Mettersi in gioco, non è quasi mai per giocare
(lafranci82, Twitter)

La Natura avrebbe potuto dare alla sua prole tutte quelle funzioni utili di scarico di energia, di rilassamento, di preparazione e di compenso anche nella forma di esercizi puramente meccanici. Invece no, ci dette il gioco
(Johan Huizinga)

Il gioco poggia sicuramente sul piacere di vincere l’ostacolo, ma un ostacolo arbitrario, quasi fittizio, istituito alla misura del giocatore e da lui accettato. La realtà non ha di queste delicatezze.
(Roger Caillois)

Mai giocare al gatto e topo gioco se sei un topo.
(Don Addis)

Il calcio è un gioco ma anche un fenomeno sociale. Quando miliardi di persone si preoccupano di un gioco, esso cessa di essere solo un gioco .
(Simon Kuper)

I videogiochi hanno rovinato la mia vita. (Meno male che ne ho altre due).
(Anonimo)

I giochi si dividono in quattro categorie fondamentali, corrispondenti ognuna ad un preciso e proprio bisogno psicologico:
1) AGON (competizione)

Da piccolo io ero il tipo di bambino con il quale mia madre mi diceva di non giocare mai.
(Leopold Fechtner)

Ha giocato l’ultima carta. Ora è pericoloso, ha le mani libere
(Stanislaw Jerzy Lec)

La vita è un gioco, dice Nietzsche. Verissimo. Ma in quel gioco noi siamo i birilli o le pallottole? E chi è il giocatore.
(Giuseppe Prezzolini)

Le carte sono la guerra, sotto mentite spoglie di uno sport.
(Charles Lamb)

Il gioco è una cosa seria. Anzi, tremendamente seria.
(Jean Paul)

Giocare significa fare esperimenti col caso.
(Novalis)

L’uomo non smette di giocare perché invecchia, ma invecchia perché smette di giocare.
(George Bernard Shaw)

Con le donne sono sempre stato un disastro, fin da bambino. Quando si giocava al dottore a me facevano guidare l’autoambulanza.
(Boris Makaresko)

Ogni regola del gioco è affascinante. Un gioco, non è che questo, e il delirio del gioco, il piacere intenso del gioco proviene dalla chiusura nella regola.
(Jean Baudrillard)

Il gioco è attività di lusso e presuppone del tempo libero. Chi ha fame non gioca.
(Roger Caillois)

Quando gioco con la mia gatta, chi sa se lei non si diverte con me più di quanto mi diverto io con lei.
(Michel de Montaigne)

Possiamo dire: gioco è non-serietà. Ma questo giudizio, oltre a non dire nulla delle qualità positive del gioco, è estremamente precario. Bambini, calciatori, scacchisti giocano con la massima serietà senza la minima tendenza a ridere
(Johan Huizinga)

Tra le qualifiche applicabili al gioco, nominammo quella di tensione. Quest’elemento di ansiosa aspettativa occupa anzi un posto assai particolare e importante. Tensione, sospensione significa incertezza, possibilità di una buona o di una cattiva riuscita. V’è un’aspirazione a distendersi. Qualcosa deve «riuscire», con un certo sforzo.
(Johan Huizinga)

L’uomo è un animale di gioco. Egli deve sempre cercare di avere la meglio in qualcosa su qualcuno.
(Charles Lamb)

Il termine “gioco” mette insieme le idee di limite, di libertà e d’invenzione. E, per estensione, esprime una straordinaria mescolanza in cui si riconoscono congiuntamente le idee complementari di fortuna e di abilità, di risorse concesse dal caso o dalla fortuna e della più o meno viva intelligenza che le mette in opera e cerca di trarne il massimo profitto.
(Roger Caillois)

Nell’uomo autentico si nasconde un bambino: che vuole giocare.
(Friedrich Nietzsche)

L’uomo autentico vuole due cose: gioco e pericolo. Perciò vuole la donna, come il giocattolo più pericoloso.
(Friedrich Nietzsche)

Il gioco riposa e diverte. Evoca un’attività non soggetta a costrizioni, ma anche priva di conseguenze per la vita reale. Si contrappone alla serietà di questa e viene perciò qualificato frivolo. Si contrappone al lavoro come il tempo perso al tempo bene impiegato. Il gioco, infatti, non produce alcunché: né beni né opere. A ogni nuova partita, giocassero pure per tutta la vita, i giocatori si ritrovano a zero e nelle stesse condizioni che all’inizio. I giochi a base di denaro, scommesse o lotterie, non fanno eccezione: non creano ricchezze, le spostano soltanto.
(Roger Caillois)

L’altro mio giocattolo ha le tette.
(Scrita sul paraurti di un SUV)

Se ho imparato qualcosa da videogiochi, è quello che quando si incontrano i nemici vuol dire che si sta andando nella giusta direzione.
(Anonimo)

Se si deve giocare, bisogna decidere tre cose in partenza: le regole del gioco, la posta in gioco, e la durata.
(Proverbio cinese)

Il destino mescola le carte e noi giochiamo
(Arthur Schophenauer)

Innumerevoli sono i giochi e di vario tipo: giochi di società, di destrezza, d’azzardo, giochi all’aperto, giochi di pazienza, giochi di costruzione, ecc. Nonostante la quasi infinita varietà e con costanza avvero notevole, la parola gioco richiama sempre i concetti di svago, di rischio o di destrezza. E, soprattutto, implica immancabilmente un’atmosfera di distensione o di divertimento.
(Roger Caillois)

Fare all’amore con la moglie – dicono certi mariti – è come giocare a carte senza alcuna posta.
(Elias Canetti)

Nella vita, a differenza degli scacchi, il gioco continua dopo lo scacco matto.
(Isaac Asimov)

Il tempo è un gioco, giocato splendidamente dai bambini
(Eraclito)

Il gioco è innegabile. Si possono negare quasi tutte le astrazioni: la giustizia, la bellezza, la verità, la bontà, lo spirito, Dio. Si può negare la serietà. Ma non il gioco.
(Johan Huizinga)

L’uomo è un animale che gioca. Deve sempre cercare di avere la meglio in una cosa o l’altra.
(Charles Lamb)

Il gioco è un corpo a corpo con il destino.
(Anatole France)

Da piccoli giocavamo al dottore e all’infermiera. Poi siamo cresciuti e siamo diventati più maturi e consapevoli. Adesso giochiamo al primario e alla caposala.
(Lorenzo Beccati)

Il gioco è una cosa seria.
(Anonimo)

Ci sono solo tre sport: il combattimento dei tori, le gare automobilistiche e l’alpinismo. Il resto sono semplici giochi.
(Ernest Hemingway)

Niente quanto il gioco esige attenzione, intelligenza, resistenza nervosa.
(Roger Caillois)

Il mondo è come un tavolo da gioco predisposto in modo tale che tutti quelli che entrano nel casinò devono giocare e tutti a lungo andare devono perdere, chi più chi meno, anche se di quando in quando possono realizzare una vincita provvisoria.
(Samuel Butler)

Il bambino che non gioca non è un bambino, ma l’adulto che non gioca ha perso per sempre il bambino che ha dentro di sé.
(Pablo Neruda)

La vita è un gioco, la cui prima regola è far finta che non lo sia.
(Alan Wilson Watts)

Gioco, dunque sono.
(Eduardo Galeano)

Il Lavoro consiste di tutto ciò che uno è costretto a fare, e il Gioco consiste di tutto quello che uno non è costretto a fare.
(Mark Twain)

La matematica è un gioco che segue alcune semplici regole, giocato con segni senza senso sulla carta.
(David Hilbert)

Il gioco è la medicina più grande.
(Lao Tzu)

Ogni gioco è un sistema di regole. Esse definiscono ciò che è o non è gioco, vale a dire il lecito e il vietato. Queste convenzioni sono al tempo stesso arbitrarie, imperative e senza appello. Non possono essere violate con alcun pretesto, pena l’interruzione e la fine immediata del gioco. Nient’altro, infatti, sostiene la regola se non il desiderio di giocare, vale a dire la volontà di rispettarla. Bisogna giocare secondo le regole o non giocare affatto.
(Roger Caillois)

4) ILINX (vertigine e terrore)

La vita è più divertente se si gioca.
(Roald Dahl)

Il vero vincitore di un gioco non è chi arriva primo ma chi si diverte di più.
(Alimberto Torri)

La vita è l’unico gioco in cui, a prescindere dalla strategia scelta, il risultato è noto in anticipo.
(Andrzej Majewski)

I giochi dei bambini non sono giochi, e bisogna considerarli come le loro azioni più serie.
(Michel De Montaigne)

È impossibile immaginare Goethe o Beethoven giocare bene a biliardo o a golf.
(Henry Louis Mencken)

Dio non solo gioca a dadi con l’universo, ma li getta anche dove non li possiamo vedere.
(Richard Feynman)

2) ALEA (caso)

L’uomo che non sa giocare, detto homo de-ludens.
(Beno Fignon)

Quando il gioco si fa duro… i duri cominciano a giocare.
(John Belushi)

Ogni gioco è innanzi tutto e sopra tutto un atto libero. Il gioco comandato non è più gioco. Tutt’al più può essere la riproduzione obbligata di un gioco
(Johan Huizinga)