La nebbia non è amata dai più. Viene spesso vista come un triste velo che si poggia su ogni cosa e non consente la vista della meraviglia del mondo. Ma non sempre è così; la nebbia può essere anche estremamente dolce, specialmente nelle giornate d’inverno in cui non si ha voglia di fare nulla. Guardarla dalla finestra rende il mondo ovattato, come assopito, mentre dentro alle case la vita va avanti. In quelle giornate speciali, dove non sembra esserci niente tranne il punto in cui si è, la Terra pare rallentarsi. La giornata scorre tranquilla e invisibile agli occhi degli altri. Sembra che ci sia il tempo per fare tutto ciò che normalmente non si riesce a fare. Allora leggere un buon libro diventa un vero piacere, trascorrere del tempo sul divano con il proprio cane o il proprio gatto assume una connotazione diversa. Non tutte le giornate nebbiose sono tristi o malinconiche. Se vissute con lo spirito giusto possono diventare estremamente rilassate, lente, pacifiche, fuori dal tempo che normalmente scandisce le nostre vite. A proposito di nebbia, vediamo cosa ne pensano i poeti, gli scrittori e i più grandi pensatori con questa raccolta di aforismi sulla nebbia e sulla foschia.

Quando uno va al Nord piange due volte. La prima quando arriva. La seconda quando se ne va, pecché vede ‘a nebbia, vede ‘o smog e pensa: “Uah, guagliu’ addò so’ stato fino a mò?!”.
(Alessandro Siani)

È l’incertezza che affascina. La nebbia rende le cose meravigliose.
(Oscar Wilde)

Il risveglio di una città, con la nebbia o in un altro modo, è sempre un fatto che mi intenerisce più del sorgere dell’aurora sui campi. Rinascono molte più cose, ci si può attendere molto di più.
(Fernando Pessoa)

Ma la nebbia a Milano
è vita! Direbbe Dostoevskij.
(Luciano Erba)

Le onde brune della nebbia mi gettano contro
facce contorte dal fondo della strada,
e strappano a una passante con la sottana infangata
un sorriso senza meta che aleggia nell’aria
e svanisce lungo il livello dei tetti.
(Ts Eliot)

Perché la foschia estiva è romantica e quella autunnale è semplicemente triste?
(Dodie Smith)

Luci a San Siro di quella sera | che c’è di strano siamo stati tutti là, | ricordi il gioco dentro la nebbia?
(Roberto Vecchioni)

Nei giorni di nebbia puoi smettere per un attimo di guardare, puoi respirare, ed ascoltare… chiudi gli occhi e concentrati sulle tue sensazioni, perchè anche un giorno di nebbia non è per caso.
(Stephen Littleword)

La nebbia indugiava ancora nell’aria, portando con sé un acre sapore di umidità che gli era fin troppo familiare.
(Peter V. Brett)

Perché prendersela con la nebbia, se ormai c’è passata la voglia di guardarci intorno?
(Silvana Baroni)

Oggigiorno, vediamo la nebbia non perché essa esista, ma perché pittori e poeti ci hanno insegnato quale sia la misteriosa grazia del suo effetto. La nebbia può sempre esserci stata a Londra, e devo dire che è così. Ma nessuno l’ha vista, e non ne sapevamo niente; essa non è esistita fintanto che l’Arte non l’ha inventata.
(Oscar Wilde)

Meno male che non ci sono giornate di nebbia nei paesi latini: i paesi tipici del delitto.
(Arthur Conan Doyle)

Scendi lieve, onda di luce esausta, malinconia della sera inutile, foschia senza nebbia che entra nel mio cuore. Scendi lieve, soave, indefinito pallore lucido e azzurro della sera acquatica – leggero, soave, triste sulla terra semplice e fredda. Scendi lieve, cenere invisibile, monotonia dolente, tedio senza torpore.
(Fernando Pessoa)

Quel poco che riusciamo a scorgere nella nebbia che avvolge la nostra esistenza può essere contenuto in un aforisma. Il resto è littérature.
(Anacleto Verrecchia)

La nebbia appare come conforto del solitario. Essa colma l’abisso che lo circonda.
(Walter Benjamin)

Il vento è amico dei pettegolezzi, la pioggia è amica dei sentimenti, la nebbia è amica dei complotti.
(Ma Changsan)

Dopo tanta nebbia a una
a una
si svelano
le stelle.
Respiro
il fresco
che mi lascia
il colore del cielo
(Giuseppe Ungaretti)

A Milano 3 ci sono delle zanzare così grosse che quando c’è la nebbia le fanno atterrare alla Malpensa.
(Gene Gnocchi)

Pace non cerco, guerra non sopporto / tranquillo e solo vo pel mondo in sogno / pieno di canti soffocati. Agogno / la nebbia ed il silenzio in un gran porto.
(Dino Campana)

C’è la nebbia che ci cancella / Nasce forse un fiume quassù / Ascolto il canto delle sirene / del lago dov’era la città
(Giuseppe Ungaretti)

La chiamano nebbia, se la coccolano, te la mostrano, se ne gloriano come di un prodotto locale. E prodotto locale è. Solo, non è nebbia. No, la nebbia è semmai nelle campagne, viene su dalle rogge fumiganti che vanno ad allagare le marcite, sì da consentire anche dieci tagli di fieno l’anno, e infatti ha odore di stalla, questa nebbia che trovi fuori di città. Ma dentro non è nebbia. È semmai una fumigazione rabbiosa, una flatulenza di uomini, di motori, di camini, è sudore, è puzzo di piedi, polverone sollevato dal taccheggiare delle segretarie, delle putta**, dei rappresentanti, dei grafici, del P.R.M., delle stenodattilo, è fiato di denti guasti, di stomachi ulcerati, di budella intasate, di sfinteri stitici, è fetore di ascelle deodorate, di sorche sfitte, di bischeri disoccupati.
(Luciano Bianciardi)

Nella nebbia luminosa del mattino
la casa dolcemente indietreggia e s’appanna…
(Corrado Govoni)

“Devo andare. La nebbia sta salendo”.
(Emily Dickinson, ultime parole prima di morire, 15 maggio 1886)

C’è, tra me e il mondo, una nebbia che impedisce che io veda le cose come veramente sono – come sono per gli altri.
(Fernando Pessoa)

Strano, vagare nella nebbia!
Vivere è essere soli.
Nessuno uomo conosce l’altro,
Ognuno è solo.
(Hermann Hesse)

Noi uomini non soccombiamo alle grandi pene o alle grandi allegrie perché queste pene e queste allegrie sono avvolte in un’immensa nebbia di piccoli incidenti. E la vita è questo, nebbia.
(Miguel de Unamuno)

Tutto il futuro è una nebbia che ci circonda e il domani sa di oggi quando si intravede.
(Fernando Pessoa)

La nebbia sta velando il fiume, lascia un grigio confacente alle ipotesi.
(Chaim Guri)

Pieno di amici era per me il mondo, / quando la mia vita era ancora luminosa; / adesso, che la nebbia cala, / nessuno si vede più.
(Hermann Hesse)

Fa paura la nebbia, impedisce di vedere ciò che ci circonda mentre ci obbliga a vedere ciò che nascondiamo dentro.
(Chiara Bacocci)

La nebbia è la civetteria del sole.
(Xavier Forneret)

La morte non esiste, figlia. La gente muore solo quando viene dimenticata. – mi spiegò mia madre poco prima di andarsene. – Se saprai ricordarmi, sarò sempre con te. – Mi ricorderò di te – le promisi. [… ] Poi mi prese una mano e con gli occhi mi disse quanto mi amava, finché il suo sguardo non divenne nebbia e la vita uscì da lei senza amore.
(Isabel Allende)

La nebbia lo spaventava così come l’altra nebbia, quella interna che non invadeva, ma si allungava, si muoveva e riempiva le parti vuote del suo corpo. Di solito la seconda nebbia veniva chiamata solitudine.
(Philip K. Dick)

Non ci si vede niente con questa nebbia… Ma se non si vede niente, com’è allora che vedo la nebbia? Comincio a credere che con tutta la nebbia che c’è non si vede neanche la nebbia… Insomma la vedo questa nebbia o non la vedo?… Se non la vedo, dovrei vedere tutto il resto… E se la vedo, allora vuol dire che ci vedo e che non c’è nebbia…
(Walter Benjamin)

Ché raddoppia i suoi tormenti | chi con occhio mal sicuro, | fra la nebbia del futuro | va gli eventi a prevenir.
(Pietro Metastasio)

Dio ha creato la nebbia per nascondervi le belle giornate, così potete andare al lavoro senza rimpianti
(lddio)

La nebbia arriva / su zampine di gatto. / S’accuccia e guarda / la città e il porto / sulle silenziose anche / e poi se ne va via.
(Carl Sandburg)

La nebbia è un pericolo, ma relativo: perlomeno, si vede che non si può vedere niente.
(Francis Dannemark)

Era inoltrata la sera del 18 marzo 1848. Una nebbia fine, fitta ed umidiccia, la quale a poco andare s’era risolta in pioviggina minutissima spruzzaglia, s’era abbattuta sulla città di Milano, e ne bagnava il lastrico delle strade. Traverso quella nebbia i lampioni mandavano una luce fatta rossigna, la quale ti tornava, direi, melanconica e rimessa, e si rifletteva tristemente nel bagnato del pavimento.
(Vittorio Bersezio)

Anche la nebbia ha il suo fascino. Offusca la mente e predispone ai sogni.
(Monica Mollica Nardo)

Scusate l’atterraggio ragazzi, c’è una nebbia talmente densa che non vedo nemmeno le mie cataratte.
(I Simpson)

Nebbia o fumo? Saliva da terra o scendeva dal cielo? Non si poteva dire: era piuttosto una malattia dell’aria che una scesa o un’emanazione. A volte sembrava più una malattia degli occhi che una realtà della natura.
(Fernando Pessoa)

Eccomi qua, nel limbo del drogato; sto troppo male per dormire, sono troppo stanco per star sveglio. Una nebbia dei sensi dove non c’è niente di reale, solo questo schifo cosmico che ti opprime, questo dolore infernale del corpo e della mente.
(Irvine Welsh)

– Papà, a cosa serve la nebbia?
– A niente, capita ogni tanto che Dio perda le chiavi e per cercarle meglio sposta le nuvole sulla Terra.
(Anonimo)

La nebbia mobile, simile al fumo della guerra, pendeva al di sopra, inghiottiva un hangar, la baracca del radar gli apparecchi, per abbandonarli poi un poco alla volta pezzo per pezzo, scoloriti, nere carogne in un deserto bianco.
(John le Carré)

Il punto di vista della strada era così poco chiaro che non si poteva anche vedere oltre il viadotto successivo. Un profilo per un momento apparve nella nebbia e scomparve di nuovo, come se il mondo si fosse creato in quel momento e subito si fosse cancellato.
(Janet Fitch)

La luna crescente si librò sempre più in alto, e il vento si fece più violento e freddo: attorcigliò la bianca nebbia, ne fece colonne oblique e nuvole frementi che trascinò verso ovest, per spargerle a brandelli sulle paludi.
(J.R.R. Tolkien)

A Londra c’è troppa nebbia e troppa gente seria. Non si capisce bene se sia la nebbia a fare la gente
seria o la gente seria a produrre la nebbia.
(Oscar Wilde)

Sono come questa ora e questa aria, foschie senza nebbia, imbastiture rotte di una falsa tempesta
(Fernando Pessoa)

La nebbia. La nebbia è come un animale da preda che si muove silenziosamente, pensò. Non riuscirò mai ad abituarmi. E questo anche se ho vissuto tutta la mia vita nella Scania dove la nebbia circonda costantemente le persone e le rende invisibili.
(Henning Mankell)

I pittori di paesaggi vivono sino a tarda età perché la nebbia e le nubi offrono loro nutrimento.
(Georges Salles)

Ma, dico, se i milanesi, a Milano, quando c’è la nebbia, non vedono, come si fa a vedere che c’è la nebbia a Milano?
(Totò)

Un’illuminazione a giorno completa ogni grande gioia. La nebbia e la oscurità non sono gradite a chi è felice che non sta volentieri al buio; la notte, passi: ma le tenebre no. Se il sole non v’è, bisogna farlo.
(Victor Hugo)

Nebbia: il volubile négligé della natura.
Roberto Gervaso

La nebbia che all’alba si dilegua e lascia solo rugiada nei campi si alzerà per raccogliersi in nuvola e ricadere in pioggia. E non dissimile dalla nebbia io sono stato.
(Kahlil Gibran)

Di notte la nebbia è fitta e piena di luce, e talvolta di voci.
(Erin Bow)

Ma a notte la nebbia ti dice di un fiato che il dio dell’inverno è arrivato.
(Francesco Guccini)

Sparirò nella nebbia, come uno straniero a tutto, isola umana separata dal sogno del mare e nave con un essere superfluo sulla superficie di tutto
(Anonimo)

Il sole ci aveva sfiancati, resi febbrosi; ora la nebbia ci placa, ci fa rientrare in noi. Le finestre aperte sono come finestre chiuse, non offrono visioni ma solo tende di grigio. E’ tempo di chiuderle e riscoprire la casa
(Adriana Zarri)

Cala la nebbia,
ma il cuore sente ciò che
l’occhio non vede.
(haikuitaly, Twitter)

La nebbia copriva la terra. Il bagliore dei fanali delle automobili rimbalzava sui fili dell’alta tensione che correvano lungo la strada.
(Vasily Grossman)

La nebbia può penetrare dall’esterno e giungere fino a te; può invaderti.
(Philip K. Dick)

Una nebbia sottile dissolve il contorno degli oggetti e crea come un’atmosfera incantata.
(Julio Ramón Ribeyro)

La nebbia stava sospesa sul Parco come un’ombra – tutte le case apparivano uguali – il grigiore della nebbia le avvolgeva interamente.
(Pamela Lyndon Travers)

La nebbia a gl’irti colli
Piovigginando sale,
E sotto il maestrale
Urla e biancheggia il mar.
(Giosuè Carducci)

Nebbia. Quello che resta, in un’estrema sintesi, dell’atmosfera di San Francisco, dopo aver eliminato il gas delle fogne, la polvere, gli odori dei cimiteri, i germi patogeni e altri ingredienti.
(Ambrose Bierce)

Due lepri si danno una bella scrollata, e al prossimo campo si fermano un po’… Si fermano a urlare “siamo qui, angelo della nebbia, guardaci… buttaci solo un po’ di colore.
(Luciano Ligabue)

Strano, vagare nella nebbia! / Vivere è essere soli. / Nessuno uomo conosce l’altro, / ognuno è solo.
(Hermann Hesse)

La verità è una torcia che brilla nella nebbia senza dissiparla.
(Claude-Adrien Helvétius)

La nebbia arriva
su zampine di gatto.
S’accuccia e guarda
la città e il porto
sulle silenziose anche
e poi se ne va via.
(Carl Sandburg)

C’è della gente che parla male della nebbia di Milano. Io non conosco quella degli altri paesi, ma questa di Milano è una gran nebbia, simpatica, affettuosa, cordiale. Ti fascia tutto come una carezza. E poi mi pare che la nebbia inviti all’intimità, all’ottimismo, alla confidenza.
(Carlo Campanini)

La nebbia come conforto della solitudine.
(Walter Benjamin)

Una monetina per la Cina / una per il ponte sullo stretto di Messina / sperando che il calore della terra siciliana / possa sciogliere la nebbia fissa in Val Padana.
(Daniele Silvestri)

Siete solo nebbia sottile, quel tratto di nulla fra il bene e il male.
(Giorgio Faletti)

Che nebbia c’è a Milano / che pomeriggio strano / è tutto in bianco e nero / la terra uguale al cielo / la luce di un lampione / il giallo uguale al sole / ma questa è Piazza Duomo / e tu ci vedi il molo. / Ma pensaci un po’ meglio / che cosa costa un sogno / tu chiudi gli occhi e vai / e lascia il freddo e vai / e lascia alla dogana / la noia quotidiana / tu mettiti in viaggio / guidato da un miraggio.
(Adriano Pappalardo)

È strano vagare nella nebbia!
Solo è ogni cespuglio e pietra,
Nessun albero vede l’altro,
Ognuno è solo (…)

Prendete una bella giornata, aggiungete sei giorni di pioggia e nebbia, e avrete Londra.
(Anonimo)

Persino io, colui che sogna tanto, ho intervalli in cui il sogno mi sfugge. Allora le cose mi appaiono nitide. Svanisce la nebbia di cui mi avvolgo. Ed ogni fessura visibile ferisce la carne della mia anima.
(Fernando Pessoa)

La nebbia, l’alito notturno del fiume, che attira senza mormorii nel folto ombrello di un olmo, che si accalca senza cigolii attorno alla base di un camino, passava accanto alle luci del portico e, nel farlo, le oscurava, si posava sulle luci della strada e le velava. Arrivava a mezzanotte e rimaneva fino all’alba e non c’era vento che riuscisse a liberare la luce dal nascondiglio.
(Charles L. Grant)

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