L’Africa è una delle cinque parti del mondo, un continente antico quasi interamente circondato dal mare che viene ormai unanimemente considerato la culla dell’umanità.
Si tratta di un continente di grandi contraddizioni, dove la vita spesso non è facile: è abitato da diversi popoli con lingue, tradizioni, costumi e usanze differenti, a volte in lotta tra loro, e pur essendo ricchissimo di risorse naturali, la gente che vi abita è spesso molto povera.
Nonostante tutto l’Africa ha un fascino immenso che non può non colpire chi ci vive o chi la visita anche solo per un breve periodo, che probabilmente soffrirà poi per sempre del cosiddetto “mal dAfrica”, ovvero una nostalgia lancinante per quei luoghi.
Lo dimostrano bene le più belle frasi sull’Africa e sugli africani, che raccontano il fascino, la storia e le contraddizioni di questo grande continente.
Ci sono tante Afriche quanti sono i libri sull’Africa… l’Africa del Dottor Livingstone era un’Africa piuttosto buia. Da allora ci sono state una quantità di Afriche, alcune più buie, altre più luminose, per lo più popolate di animali e pigmei, e alcune lievemente isteriche quanto al clima, alla giungla e a quella croce che sono i safari…
(Beryl Markham)
Ogni mattina in Africa, come sorge il sole, una gazzella si sveglia e sa che dovrà correre più del leone o verrà uccisa. Ogni mattina in Africa, come sorge il sole, un leone si sveglia e sa che dovrà correre più della gazzella o morirà di fame. Ogni mattina in Africa, come sorge il sole, non importa che tu sia leone o gazzella, l’importante è che cominci a correre.
(Proverbio africano)
Quando si riesce a cogliere il ritmo dell’Africa, ci si accorge che è identico in tutta la sua musica.
(Karen Blixen)
Ogni vita salvata dalle vaccinazioni o dagli aiuti umanitari è compensata dalla perdita di un’altra per fame o guerra. Povera Africa. Nessun altro continente ha sopportato una combinazione così assurda di ruberie e benevolenza straniere.
(Barbara Kingsolver)
Le persone di colore provano una costante frustrazione per non essere rappresentati, o essere mal rappresentati, e per il fatto che queste immagini girano il mondo.
(Spike Lee)
Dall’Africa c’è sempre qualcosa di nuovo.
(Plinio il Vecchio)
L’Africa è uno stato mentale, io lavoro in Europa, ma sogno in Africa.
(Samuel Eto’o)
L’Africa, sotto certi aspetti, non è affatto un Continente Nero, è sfolgorante di luce.
(John Gunther)
Il sole africano è tremendo… produce colpi d’insolenza.
(Totò)
È inquietante constatare come il continente africano venga considerato dall’opinione pubblica povero, quando è invece immensamente ricco di ogni risorsa, in particolare di una popolazione giovane, cosa sempre più rara sul pianeta.
(Pierre Rabhi)
Chi conosce l’Africa selvaggia deve convenire che nell’oscurità non v’è risonanza più spaventosa del ruggito vicino di un leone. Quando si leva, tutti gli animali ammutoliscono per alcuni istanti.
(Walter Bonatti)
Mai, mai, mai più in questo meraviglioso paese rivivrà l’oppressione dell’uomo sull’uomo, il sole non tramonterà mai su questa gloriosa conquista umana. Lasciamo regnare la libertà. Dio benedica l’Africa.
(Nelson Mandela)
Non amo recarmi in Giappone semplicemente perché non amo il pesce e so che è molto popolare lì, in Africa.
(Britney Spears)
…ma la faccia scomoda dei bimbi africani, la fierezza negli sguardi degli uomini cubani, è un cazzotto che ci giudica continuamente e dice cerca di essere uomo prima di essere gente.
(Jovanotti)
Io sarei tornato in Africa, ma non per guadagnarmi la vita, per questo mi bastavano un paio di matite e poche centinaia di fogli di carta della meno cara. Ma sarei tornato là, dove mi piaceva vivere, vivere veramente, non puramente trascorrere i giorni.
(Ernest Hemingway)
L’Africa è un pensiero, un’emozione, quasi una preghiera: lo sono i suoi silenzi infiniti; i suoi tramonti; quel suo cielo che sembra molto più vicino del nostro, perché si vede di più, perché le sue stelle e la sua luna sono più limpide, nitide, pulite: brillano di più.
(Claudia Cardinale)
I benefici che il sistema coloniale recò all’Africa, anche se accompagnati da abusi, sono incontestabili. Anche se agirono per fini egoistici e se saccheggiarono un continente, gli europei lo schiusero alla civiltà.
(John Gunther)
L’Africa, fra tutti i continenti, insegna questo: che Dio e il Diavolo sono uno, la maestà coeterna, non due increati ma un solo increato.
(Karen Blixen)
Se Africa pianse, Italia non rise.
(Proverbio italiano)
Quanto in Europa, e ancor di più in America, l’individualismo è un valore apprezzato, tanto in Africa è sinonimo di disgrazia e di maledizione. La tradizione africana è collettivista, perché lo stare in un gruppo solidale era l’unico modo di far fronte alle costanti avversità naturali. E una delle condizioni di sopravvivenza del gruppo è precisamente la condivisione di tutto ciò che si possiede.
(Ryszard Kapuscinski)
Che il colore bianco del viso sia una degenerazione e sia contro natura lo testimonia il ribrezzo con cui esso è stato visto per la prima volta da certi popoli dell’Africa centrale: a questi popoli esso appare come un segno di deperimento da malattia. Certe ragazze negre in Africa, portando molto amichevolmente a un viaggiatore del latte, cantavano: “Povero straniero come potrai durare per noi se sei così bianco!”.
(Arthur Schopenhauer)
Visto che l’africano è profondamente religioso e non può essere separato da Dio, è lui che restituirà Dio al mondo intero.
(Robert Sarah)
Un genocidio compiuto in Africa non riceve la stessa attenzione di quelli avvenuti in Europa o in Turchia o in altre parti del mondo. C’è ancora una discriminazione di fondo contro gli africani.
(Boutros Bouthros Ghali)
Salvare l’Africa con l’Africa.
(Daniele Comboni)
Quando i missionari giunsero nelle nostre terre africane tenevano la Bibbia in mano e ci dicevano di pregare. Riaperti gli occhi, eravamo noi a tenere la Bibbia in mano e loro a possedere le nostre terre.
(Desmond Tutu)
Nella poesia africana l’immagine non è un’equazione, ma un’analogia, un’immagine super-reale. Un oggetto non significa ciò che rappresenta, ma ciò che suggerisce, o ciò che crea. Ogni idea è un’immagine, e l’immagine non è un’equazione, ma un simbolo, un ideogramma.
(Leopold Sedar Senghor)
L’Africa d’oggi non sa forse esattamente dove sta andando, ma si è incamminata, e di buon passo, verso le forme di vita occidentali.
(John Gunther)
Non serve avere un motivo, per venire in Africa. Non voglio che la mia visione delle cose sia circoscritta da un mirino. Sono contenta di mangiare la polvere delle strade, di sudare nella canicola e di bearmi di questo silenzio. Non m’interessa entrare con lo zoom nello sbadiglio di un ippopotamo. A me piace godermi l’abbeverata serale degli animali stando tappata nella jeep con il motore spento per non disturbarli, e vederli arrivare alla spicciolata per dissetarsi o per alleviare il dolore delle ferite rotolandosi nel fango. Oppure rilassarmi sul ponte di un battello sullo Zambesi e guardare affiorare i coccodrilli. L’Africa è un luogo d’avventura anche per i romantici come me.
(Erma Bombeck)
In Africa l’aeroplano è più rivelatore dell’automobile perché l’Africa è monotona e iterativa e dall’aereo la monotonia e l’iterazione si contemplano mentre in automobile si soffrono. La savana per esempio, che è per eccellenza monotonia e iterazione con i suoi milioni di acacie su milioni di dune sabbiose, si abbraccia meglio in tutta la sua assoluta selvaggeria dal cielo che dalla strada.
(Alberto Moravia)
Gli Indigeni erano l’Africa in corpo e sangue. L’alto vulcano estinto di Longonot, che si erge sulla valle del Rift, i grossi alberi di mimosa lungo i fiumi, l’elefante e la giraffa, non erano vera Africa più di loro, figurette sperdute in uno scenario immenso.
(Karen Blixen)
L’Europa divenne ricca perché sfruttò l’Africa; e gli africani lo sanno.
(Desmond Tutu)
Molta gente, per molto tempo, rimase ferma al convincimento che il bestiame dell’Africa fosse rappresentato dagli schiavi, tant’è vero che un viaggiatore poteva comprare a sua scelta, persino come provvista da portarsi nei tragitti, carne umana da macello. Tenendo in mente questo punto, oggi non deve preoccupare alcuna meraviglia che gli africani perdano le staffe appena fiutano l’odore di libertà.
(Mario Monti)
L’Italia si divide in due parti: una europea che arriva all’incirca a Roma, e una africana o balcanica, che va da Roma in giù. L’Italia africana o balcanica è la colonia dell’Italia Europea.
(Giuseppe Prezzolini)
L’africano è mio fratello, ma è un fratello più giovane di parecchi secoli.
(Albert Schweitzer)
In Africa, nelle serate di pioggia, degli insetti chiamati efemerotteri volano in picchiata e cadono nei piatti, sbattono contro i muri e cadono a terra tramortiti… il loro problema è che non resistono all’attrazione della luce, il desiderio di vivere è troppo grande e girano frenetici intorno alla lampadina.
(Youngar Fall)
È vero che l’Italia è il fanalino di coda dell’Europa, ma è sempre il primo paese dell’Africa.
(Danilo Arlenghi)
Il fucile è il vero re dell’Africa, uccidi gli uomini, incatena le donne.
(Tippu Tip)
In Africa, quando si trova un libro che ci piace, fra l’ammasso di letteratura nefasta che le povere navi sono costrette a portare fin laggiù dall’Europa, lo si legge come ogni scrittore vorrebbe si leggessero i suoi libri: pregando Dio che possa essere fino in fondo bello come al principio.
(Karen Blixen)
In Africa Nera non ci sono frontiere, neppure tra la vita e la morte. Il reale acquista il suo spessore, diventa realtà spezzando il rigido involucro della ragione logica, soltanto allargandosi alle dimensioni estensibili del reale.
(Léopold Sédar Senghor)
La fame in Africa non è un fatto del destino. È provocata principalmente dall’uomo, e gli uomini che l’hanno provocata sono principalmente africani.
(Parick O’Rourke)
In tutta l’India, in tutta l’Africa ho trovato delle situazioni sociologicamente simili a quelle del sottoproletariato romano e meridionale: la fine di una società agraria feudale che viene immediatamente a contatto con una società moderna in crisi.
(Pier Paolo Pasolini)
I morti non hanno n’golo. I morti muoiono di sete, recita un vecchio detto africano.
(Norman Mailer)
Gli africani selvaggi adorano il serpente perché l’intero suo corpo tocca la terra, e cosí ne conosce tutti i segreti. Li conosce con il ventre, la coda, i genitali, la testa. È in contatto con la Madre, si mescola con essa.
(Nikos Kazantzakis)
L’Africa al sol vicina.
(Anonimo)
La pioggia, in Africa, è sempre bramata e accolta con gioia.
(Karen Blixen)
Non v’è africano colto che non sia più o meno nazionalista, in senso buono o no. L’Africa, come pressoché ogni altra regione arretrata del mondo, cerca di liberarsi dal colonialismo di vecchio stile con le sue spogliazioni, i suoi abusi e i suoi anacronismi.
(John Gunther)
L’Africa e l’Europa hanno della giustizia due idee diverse, incompatibili fra loro. Per l’africano c’è un solo modo di controbilanciare le catastrofi dell’esistenza: dare qualcosa in cambio.
(Karen Blixen)
L’Africa è stata una regione molto importante per i prodotti Ogm. Anche se ufficialmente non lo ammetteranno mai, è arduo non sospettare che le immagini a connotazione razziale della fame inveterata, della violenza bestiale e di un’incompetenza atavica che molte persone fuori dal continente associano all’Africa non abbiano giocato un ruolo nella sua scelta come zona del mondo pensata per trarre benefici dalle biotecnologie.
(Raj Patel)
Non si può odiare le radici di un albero e non odiare l’albero. Non si può odiare l’Africa e non odiare se stessi.
(Malcolm X)
Quando gli africani parlano della natura di Dio ne parlano come le Mille e una Notte, o come gli ultimi capitoli del libro di Giobbe: è la stessa qualità, il suo infinito potere di immaginazione, che li colpisce.
(Karen Blixen)
La musica jazz è intrisa del sangue e del sudore dell’Africa. Questa la ragione della sua viscerale forza espressiva.
(Leunan Aeport)
Quando ho deciso di raccontare delle storie per il cinema, una delle mie prime sceneggiature è stata “Marrakech Express”, un viaggio in Marocco. Per la mia generazione significava il fascino delle casbah, fumare l’hashish, i mercatini. E poi i viaggi nel deserto, questa enorme entità, con una sua grande personalità.
(Enzo Monteleone)
Di solito quando si viene qui si è sempre in movimento. Riproponiamo anche qui, tra brousse e città polverose, la frenesia occidentale. Pianifichiamo il nostro tempo per non avere attimi vuoti, quelli di cui abbiamo più paura. Poi, quando si è obbligati ad attendere – e quante volte questa terra ti costringe farlo! – allora si vedono cose diverse. Non si “studia” più ciò che si ha davanti agli occhi, non ci si sforza di capire, si osserva e si accetta questa normalità come se fosse la nostra. “Dio ha dato l’orologio agli svizzeri e il tempo agli Africani” mi ha detto una volta l’amico Jean Leonard mascherando il ritardo dietro al suo dolce sorriso congolese.
(Marco Aime)
Una sola cosa allora volevo: tornare in Africa. Non l’avevo ancora lasciata, ma ogni volta che mi svegliavo, di notte, tendevo l’orecchio, pervaso di nostalgia.
(Ernest Hemingway)
Il corpo del bambino obeso occidentale e lo scheletro di quello africano sono il prodotto dello stesso sistema alimentare.
(Vandana Shiva)
L’Africa è un continente troppo grande per poterlo descrivere. E’ un oceano, un pianeta a sè stante, un cosmo vario e ricchissimo. E’ solo per semplificare e per pura comodità che lo chiamiamo Africa. A parte la sua denominazione geografica, in realtà l’Africa non esiste.
(Ryszard Kapuscinski)
L’aria, in Africa, ha un significato ignoto in Europa: piena di apparizioni e miraggi, è, in un certo senso, il vero palcoscenico di ogni evento.
(Karen Blixen)
Gli africani mi sono simpatici ma non sono sempre facili da capire e da frequentare. Quanto più benevolo si mostra un bianco occidentale, tanto più diffidente può essere il suo interlocutore africano. Per lui la cordialità può comportare spesso dei rischi.
(John Gunther)
I sacrifici umani sono quasi scomparsi in Africa: è un paese di egoisti dove nessuno si sacrifica per gli altri.
(Jean Charles)
L’Africa incarna i nostri bisogni insoddisfatti, il nostro bisogno di avere la terra sotto le scarpe al posto dell’asfalto
(Marco Aime)
Il respiro del panorama era immenso. Ogni cosa dava un senso di grandezza, di libertà, di nobiltà suprema…Lassù si respirava bene, si sorbiva coraggio di vita e leggerezza di cuore. Ci si svegliava la mattina, sugli altipiani, e si pensava: “Eccomi qui, e questo il mio posto”.
(Karen Blixen)
La foresta africana è piena di mistero. Pare di addentrarsi nei meandri di un antico arazzo, scolorito o annerito qua e là dal tempo, ma meravigliosamente ricco di sfumature verdi. Il cielo non si scorge, là dentro, ma i raggi del sole, penetrando fra le foglie, accendono strani giochi di luce. I rampicanti appesi dappertutto e i funghi grigi simili a barbe fluenti, sugli alberi, le danno un’aria segreta.
(Karen Blixen)
L’Africa è mistica, è selvaggia, è un inferno soffocante, è il paradiso del fotografo, il Valhalla del cacciatore, l’Utopia dell’avventuriero. È quello che vuoi tu, e si presta a tutte le interpretazioni. È l’ultimo vestigio di un mondo morto o la culla di uno nuovo e lucente. Per moltissima gente, come per me, è semplicemente casa mia.
(Beryl Markham)
Dicono che siamo uguali e liberi, Intanto il sogno americano sono i dollari quello africano i viveri.
(Jacopo Cafini)
Se ogni guerra è una sorta di viaggio all’inferno, l’Africa è la sua scorciatoia.
(Arturo Pérez-Reverte)
Eppure tra quei contadini tangba, nel loro modo di vivere, in quei villaggi semideserti nascosti tra le rocce sentivo qualcosa che mi faceva tornare indietro nel mio passato. Con buona pace di tanti che inorridiranno, posso dire che sentivo le mie radici. Radici in parte presunte; sono nato in città, ma da stirpe montanara e contadina. Per tutta la vita ho corso alla ricerca di quelle radici nascoste dall’asfalto, per il gusto di sentire la terra sotto le scarpe. Una fuga. Una fuga dalla città, dai condizionamenti quotidiani e anche dall’ovvio e dallo scontato. Stare al villaggio, come stare in montagna, mi faceva sentire precario, privo di certezze e di eventi prevedibili e pertanto ricco di possibilità
(Marco Aime)
Dei quattro o cinquecento negozianti marocchini che vanno ogni anno in Europa, la maggior parte ritornano nel loro paese più stupidamente fanatici di prima, quando non ritornano più viziosi e più birbanti.
(Edmondo de Amicis)
Africa, il sole, le dune è Africa, | lontana ma legata all’America, | i riti tribali di stregoni cardinali, | di ministri triviali è Africa.
(Rino Gaetano)
L’Africa, nonostante la sua povertà, ha più dignità del nostro continente.
(Carlo Verdone)
I tramonti di quell’inferno africano si rivelavano straordinari. Non te li toglieva nessuno. Ogni volta tragici come mostruosi assassinii del sole. Un immenso bluff. Soltanto che c’era troppo da ammirare per un uomo solo.
(Louis-Ferdinand Céline)
Io sogno di un’Africa in pace con sé stessa.
(Nelson Mandela)
L’arte africana è del tutto danneggiata dalla borghesia dei neri.
(Haile Gerima)
Per i primi cinque o sei milioni di anni della sua storia, l’uomo rimase confinato in Africa.
(Jared Diamond)
L’Africa è il cuore nevralgico del mondo, e il Congo è il cuore del cuore. Saranno le donne congolesi a curare quel cuore.
(Eve Ensler)
L’Africa mi toccò l’animo già durante il volo: di lassù pareva un antico letto d’umanità. E a 4000 metri di altezza, seduto sulle nubi, mi pareva d’essere un seme portato dal vento.
(Saul Bellow)
Non ci si può convincere che Dio, il quale è un essere molto saggio, abbia posto un’anima, e soprattutto un’anima buona, in un corpo tanto nero.
(Montesquieu)
Finché tutti gli Africani non saranno essere umani liberi ed uguali agli altri di fronte a Dio, l’Africa non conoscerà pace.
(Negus Hailè Selassiè I)
I benefici che il sistema coloniale recò all’Africa, anche se accompagnati da abusi, sono incontestabili. Anche se agirono per fini egoistici e se saccheggiarono un continente, gli europei lo schiusero alla civiltà.
(John Gunther)
Un dato è chiaro: l’Africa è il continente in cui sono accumulate tutte le sofferenze in modo sproporzionato: povertà estrema, malattie, analfabetismo, violenze, guerre, divisioni tribali, pandemie, corruzione politica… la lista è lunga.
(Robert Sarah)
Tutta la filosofia africana era basata sulle radici, e a un tratto era stata sradicata.
(Norman Mailer)
Ogni volta che vado in Africa, c’è sempre qualcosa che mi tocca il cuore. Tutti piangono la sua povertà e facciamo finta di ignorare che sono i Paesi ricchi a impedire a questo continente di svilupparsi. L’Africa è uno sporco business.
(Angelo Ogbonna)
L’Africa è a forma di cuore… è amore folle quello che provo per essa.
(Anonimo)
La cosa più vicina al sogno, nel mondo della veglia, è la notte in una grande città, dove tutti sono sconosciuti per tutti, o la notte in Africa.
(Karen Blixen)
Ripensando alla mia vita in Africa, la vedo come l’esistenza di chi, da un mondo sempre frettoloso e pieno di chiasso, arriva nel mondo della quiete.
(Karen Blixen)
Ciò che soprattutto distingue i pigmei dagli altri popoli africani più emancipati sono la forza e l’ingegno: genuini mezzi che l’uomo deve aver già posseduto fin dalle sue origini, per non soccombere in quel mondo primordiale e nemico; è grazie a queste qualità che, col passare del tempo, sarebbe riuscito a piegare l’ambiente al proprio volere.
(Walter Bonatti)
Ognuno di noi è legato all’Africa; ognuno di noi proviene dall’Africa. Siamo tutti parenti lontani.
(Damian Marley)
Puoi svegliarti anche molto presto all’alba, ma il tuo destino si è svegliato mezz’ora prima di te.
(Proverbio africano)
Il tempo è un problema per tutti, non solo per gli africani che paiono vivere in una sorte di “presente continuo”.
(Alberto Salza)
Nella cultura africana i figli e le mogli delle proprie zie e dei propri zii sono considerati fratelli e sorelle, non cugini. Noi non pratichiamo le stesse distinzioni tra parenti in uso tra i bianchi. Non abbiamo fratellastri o sorellastre. La sorella di mia madre è mia madre; il figlio di mio zio è mio fratello; il figlio di mio fratello è mio figlio, o figlia.
(Nelson Mandela)
Come i popoli d’Oriente, gli africani hanno un altissimo senso della dignità.
(Nelson Mandela)
Se in questo Paese si ha dell’Africa l’immagine di bambini con mosche sui loro volti, allora non si è capito che quelle persone siamo noi e loro sono noi.
(Don Cheadle)
L’Africa è simile a un’esplosiva massa di lievito. Le sue fermentazioni non sono soltanto politiche ed economiche, ma sociali, culturali, religiose.
(John Gunther)
Africa! Ripetei la parola e la pronunciai pieno di terrori, di orrore e di aspettative; e il mio sguardo affondò nella notte tentatrice verso una vaga promessa cinta di lampi.
(André Gide)
Un dato è chiaro: l’Africa è il continente in cui sono accumulate tutte le sofferenze in modo sproporzionato: povertà estrema, malattie, analfabetismo, violenze, guerre, divisioni tribali, pandemie, corruzione politica… la lista è lunga.
(Robert Sarah)
Com’è l’Africa? – gli chiedevano. – Stanca.
(Alessandro Baricco)
Io non sono africano perché sono nato in Africa, ma perché l’Africa è nata in me.
(Kwame Nkrumah)
Il mal d’Africa è uno stato dell’anima, prima ancora che uno stato mentale.
E’ qualcosa che pulsa nello stomaco ed esiste a prescindere dalla cattiva digestione del vecchio, pesante continente o di una giovane, fresca noce di cocco.
Mal d’Africa è imparare a perdere tempo scrutando una lucertola dalla testa arancione fare le flessioni.
Mal d’Africa è disegnare con gli occhi il contorno di un baobab che si staglia sullo sfondo del cielo basso e turchese. Mal d’Africa è osservare un meccanico che non sa da dove cominciare a riparare il motore della vostra auto.
Mal d’Africa è emozionarsi davanti a un tramonto breve sapendo che il giorno dopo, comunque andrà, ce ne sarà uno apparentemente identico ma dalle sfumature inedite.
(Freddie Del Curatolo)
Gli europei hanno perso la facoltà di creare miti e dogmi, e, per soddisfare questo bisogno umano, devono ricorrere al retaggio del passato. La mente dell’africano, invece, si muove con facilità e naturalezza per quei sentieri profondi e oscuri.
(Karen Blixen)
I bianchi di solito cercano in tutti i modi di proteggersi dall’ignoto e dagli assalti del fato. L’indigeno, invece, considera il destino un amico, perché è nelle sue mani da sempre; per lui, in un certo senso, è la sua casa, l’oscurità familiare della capanna, il calco profondo delle sue radici.
(Karen Blixen)
La donna africana sperimenta una triplice servitù, attraverso il matrimonio coatto, attraverso la dote e la poligamia che aumenta il tempo libero degli uomini e al tempo stesso il loro prestigio sociale, e, infine proprio attraverso l’ineguale divisione del lavoro.
(René Dumont)